Il record di Virginia, pescatrice a 103 anni: «Io, regina delle aragoste». Chi è Lady Lobster e il segreto della sua dieta

Va a caccia di crostacei nel Maine fin da quando era bambina. Non pensa ancora alla pensione: in mare tutti i giorni col figlio 80enne

Venerdì 23 Giugno 2023 di Angelo Paura
Il record di Virginia, pescatrice a 103 anni: «Io, regina delle aragoste». Chi è e il segreto della sua dieta

Potrebbe quasi sicuramente aver incontrato David Foster Wallace in una delle fiere del Maine setacciate dallo scrittore agli inizi del 2000 per scrivere “Considera l’aragosta”, saggio sulla storia di uno dei cibi più prelibati al mondo. Questo perché Virginia Oliver lo scorso 6 giugno ha compiuto 103 anni, 95 dei quali passati a bordo di una barca al largo delle acque del Maine a caccia di aragoste.

Nel 2000 Oliver stava mettendo gabbie sui fondali dell’Oceano Atlantico già da 70 anni, visto che la sua carriera è iniziata quando ne aveva solo otto. Nella stagione di pesca si alza all’alba, si mette un po’ di rossetto, indossa i guanti e la sua tuta da lavoro e parte a bordo della sua barca, una 10 metri battezzata in suo onore “Virginia” dal marito. 


UNA LEGGENDA
Il soprannome con il quale è conosciuta nello stato americano, patria del crostaceo, è Lady Lobster, la signora dell’aragosta. Oliver ha iniziato la sua carriera negli anni ’20 del 1900, prima della Grande depressione del 1929, insieme al padre e al fratello maggiore. Si è poi sposata con un venditore di aragoste e adesso, dopo la sua morte e 61 anni insieme ogni mattina a catturare questi crostacei, continua l’attività insieme al figlio Max di 80 anni, mentre altri figli e nipoti lavorano nel settore della pesca e della distribuzione di aragoste. In tutto i due possiedono oltre 400 gabbie e nel corso della stagione di pesca - da giugno a settembre - escono tre volte a settimana. Oliver si alza alle 3.30 della mattina in questi giorni.

«Non ho mai sofferto un giorno di mal di mare», dice in una intervista al Washington Post, sostenendo di continuare a pilotare la sua barca ogni mattina e di misurare ogni singolo crostaceo personalmente prima di venderlo. «Sono stata morsicata qualche volta, ma non ha senso lamentarsi», aggiunge Oliver che nel corso di quasi cento anni ha visto il settore cambiare moltissimo: quando ha iniziato per esempio era l’unica donna, oggi ce ne sono altre oltre a lei, e ancora il numero di aragoste è nettamente diminuito, ricorda Oliver. 


DALLA BARCA AI FORNELLI
E infatti a causa dei cambiamenti climatici e del riscaldamento dei mari, il Golfo del Maine ha perso molti crostacei che si sono spostati più a nord in cerca di acque più fredde. Inoltre, diverse associazioni ambientaliste hanno attaccato la pesca di aragoste perché mette in pericolo alcune specie di balene in via di estinzione: Oliver e molti altri pescatori si sono adattati usando gabbie e reti speciali per evitare di intrappolare e uccidere le balene.

Finito il suo turno in mare, Oliver passa i suoi pomeriggi a preparare torte, cucinare a mangiare aragoste e ogni sabato invita i suoi figli a cena preparando biscuits and baked bean, una specialità del New England a base di fagioli. Ma in realtà la sua più grande passione è il lavoro: ha rinnovato per il 95esimo anno di fila la sua licenza per pescare le aragoste e, sostiene parlando con un media locale, non ha alcuna intenzione di smettere. Nonostante non abbia mai cercato di diventare famosa, negli anni sono usciti un documentario sulla sua vita e diversi libri illustrati per bambini. Il messaggio del libro, dice l’autrice Alexandra Hinrichs, è quello di fare ciò che ami. Che è poi il motto di Oliver: «Devi tenerti attivo. E intendo continuare a farlo fino a quando morirò».

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