Zone industriali, in arrivo nuove telecamere contro i furti

Giovedì 22 Agosto 2019
SICUREZZA
UDINE Installazione di telecamere collegate ai Comuni nelle strade a maggior percorrenza per la tutela delle aziende e per i lavoratori che quotidianamente percorrono quel tratto di strada. È quanto l'ex assessore regionale al Bilancio della Giunta Tondo Indira Fabbro ha proposto il primo agosto al Cda del Cosef (Consorzio sviluppo economico del Friuli) del quale fa parte.
Avviato a partire dal primo gennaio 2018, il nuovo Consorzio ha un'estensione complessiva degli agglomerati gestiti pari a oltre 20milioni di metri quadri distribuiti su quattro zone industriali: Ziu, Cipaf, Aussa Corno e Cividale con 285 aziende e oltre 10mila occupati. La mission è quella di promuovere le condizioni per la creazione e lo sviluppo di attività imprenditoriali ma anche il supporto collaborativo e consultivo alle stesse.
La proposta di Indira Fabbro fa seguito alle richieste di alcuni imprenditori alla luce di furti avvenuti nelle aziende e in alcune attività presenti nell'area industriale di Buja, Osoppo e Gemona. C'è stato un confronto con Carabinieri e Polizia stradale per appurare i fatti e con i sindaci dei tre Comuni che condividono l'iniziativa.
Fabbro fa presente che c'è stato anche «il furto di carburante dai camion parcheggiati a bordo strada» e sottolinea: «Spero che questa misura sia presa in seria considerazione non solo per il Cipaf, ma anche per la zona industriale di Cividale e San Giorgio di Nogaro in quanto la zona di Udine è già videosorvegliata». In particolare «il sindaco di Buja Stefano Bergagna ha condiviso questo progetto definendolo utile per dare maggiore sicurezza ad un'area strategica come la zona industriale, l'Alto Friuli (ex Cipaf)», ma la proposta è stata accolta favorevolmente anche dal presidente del Cosef Renzo Marinig e dal vicepresidente Virgilio Disetti.
«A settembre prosegue Fabbro io e il direttore Roberto Tomè faremo un sopralluogo nelle aree industriali di nostra competenza per valutare il posizionamento delle telecamere e quantificare così l'investimento che verrà inserito nel piano industriale da presentare ai soci a dicembre».
Tuttavia - sottolinea ancora Indira Fabbro -, questo «sarà uno degli ultimi progetti che potremo presentare poiché il nostro operato è in scadenza con l'anno nuovo ma siamo certi di aver dato delle risposte concrete sia sulle infrastrutture, nuovi investimenti da parte di aziende insediate nelle aree industriali, rivalutazione di aree abbandonate, informazione con convegni su temi specifici per gli imprenditori e ora anche sulla sicurezza». Dunque conclude: «Purtroppo la burocrazia blocca scelte importanti di sviluppo strategico per l'economia e per quanto ci siano i fondi, pareri e commissioni tecniche impediscono di avviare qualsiasi progetto in tempi ragionevoli: ricordo che il Cosef è un consorzio partito da zero grazie alla legge Rilancimpresa dell'ex assessore regionale Sergio Bolzonello e che in questi anni abbiamo saputo cogliere le esigenze del territorio in modo concreto e trasparente».
E.B.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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