SACILE
«Il 2017 non è stato negativo, si è caratterizzato per

Domenica 31 Dicembre 2017
SACILE
«Il 2017 non è stato negativo, si è caratterizzato per momenti buoni e altri di crisi, a Natale non ci sono state le vendite di qualche anno fa, ma non c'è allarme rosso». Questo il giudizio di alcuni dei commercianti del centro, in contrasto con le dichiarazioni sul bilancio delle vendite natalizie del presidente mandamentale dell'Ascom, associazione accusata «di preoccuparsi solo della grande distribuzione». Gli operatori parlano anche della necessità di ritrovare quell'unità scomparsa con la chiusura del Consorzio commercianti per recuperare attrattività, anche a fronte del danno che arreca al commercio in generale la sempre maggior diffusione di acquisti via internet». Per Antonio Da Re che assieme al fratello Paolo gestisce il negozio di abbigliamento storico di piazza del Popolo, «il 2017 non è stato negativo». E il suo giudizio viene confermato anche da Ugo Dozzo da 32 anni sul mercato con abbigliamento, che sottolinea: «chi guarda al passato sbaglia, i tempi sono cambiati». Per Evaristo Peruch che dirige il negozio di Ottica, del Gruppo Capello, «l'anno ha avuto un andamento alterno con momenti buoni e periodi di calma e non ci sono più i periodi topici, come le feste». In centro si vende professionalità, «nei nostri negozi il cliente non trova made in China ma marchi di qualità - aggiunge Norina Santarossa, titolare del negozio maglieria e abbigliamento di piazza del Popolo - : cose che non ci sono nella grande distribuzione, la quale attira il cliente solo per lo sconto». Quindi punta il dito contro l'Ascom, «che ha attenzioni solo per la grande distribuzione e non si cura dei negozi che anche a Sacile hanno chiuso». Altro rilievo lo muove ai colleghi che non sono più uniti «come ai tempi del Consorzio commercianti che stava per concretizzare quella che sarebbe stata la carta vincente, ma è stato costretto a chiudere». In ogni caso, la corsa al regalo non c'è più, considera Alessandro Pavan, titolare di due negozi di abbigliamento in piazza del Popolo. «A ottobre ho registrato un calo di lavoro - riassume - ho avuto una leggera ripresa a novembre proseguita a dicembre: il 2017 è stato in linea con il 2016, caratterizzato da momenti buoni e altri meno. Ma - sottolinea - avendo a poca distanza uno dall'altro due negozi con gli stessi articoli, uno a prezzi alti l'altro a costi più contenuti, ho registrato meno acquisti dove si spende di più e un aumento in quelli a prezzi minori. Questo vuol dire che la gente preferisce il prezzo alla qualità del prodotto». Conclude sottolineando che di questi tempi, «l'ancora di salvezza è rappresentata dalla clientela affettiva che sono riuscito a fare in 30 anni di attività».
Michelangelo Scarabellotto
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci