Nuove assunzioni in picchiata In sei mesi 33mila posti in meno

Domenica 27 Settembre 2020
Nuove assunzioni in picchiata In sei mesi 33mila posti in meno
IL RAPPORTO
UDINE Nuove assunzioni in picchiata a causa del Covid-19: -33mila nel primo semestre in Friuli Venezia Giulia. Si tratta dei nuovi rapporti di lavoro dipendente attivati nel settore privato (esclusa l'agricoltura), un numero diminuito del 41,8% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso (quasi 33mila in meno). Lo rende noto il ricercatore dell'Ires Fvg Alessandro Russo che ha rielaborato dati nazionali Inps. Questa pesante contrazione è l'effetto dell'emergenza legata alla pandemia e delle conseguenti restrizioni nonché della più generale caduta della produzione e dei consumi.
I NUMERI
La flessione ha riguardato tutte le tipologie contrattuali ed è stata particolarmente accentuata per i rapporti che prevedono un termine, in particolare per le assunzioni in somministrazione (-50,4%) e per quelle stagionali (-49,8%). Il periodo marzo-maggio ha registrato un vero e proprio crollo dei flussi di assunzione rispetto allo stesso periodo del 2019 (complessivamente -62,4%) e solo a giugno si rileva una prima parziale attenuazione di tale dinamica negativa (-32,1%). Il mese di aprile è stato quello più critico, con un numero di ingressi nel mercato del lavoro diminuito di oltre l'80% rispetto allo stesso periodo del 2019 (-81,7%). In particolare, le assunzioni stagionali si sono quasi azzerate ad aprile (-97,6% rispetto allo stesso mese dell'anno scorso) ed anche i contratti di lavoro intermittente, connessi in prevalenza al settore turistico, hanno evidenziato una forte battuta d'arresto (-83,7%). Sempre nel primo semestre sono diminuite le cessazioni dei rapporti di lavoro (-20,5%) e calano soprattutto quelle relative ai contratti in somministrazione (-27,6%). Per quanto riguarda le motivazioni delle cessazioni, la flessione maggiore ha riguardato quelle di natura economica (-36,3%), anche per effetto del blocco dei licenziamenti introdotto dal Governo con il Decreto Cura Italia. Nei primi sei mesi dell'anno in corso, inoltre, è sensibilmente diminuito anche il numero di variazioni contrattuali (-26,7%).
DISOCCUPAZIONE
Aumentano, invece, le domande di prestazione Naspi (Nuova Assicurazione Sociale per l'Impiego), che in regione sono passate da 14.685 a 16.646 (+13,4%, di poco superiore al +12,2% registrato a livello nazionale), a riprova della fase di difficoltà del mercato del lavoro. Lazio (+20,6%), Trentino-Alto Adige (+18,8%) e Valle d'Aosta (+18,2%) sono le regioni dove le domande sono cresciute di più. La Naspi è una prestazione erogata a favore dei lavoratori dipendenti che abbiano perso involontariamente l'occupazione: riguarda tutti i lavoratori dipendenti ad eccezione degli operai agricoli (per i quali è prevista un'altra specifica tutela) e i lavoratori a tempo indeterminato della Pubblica amministrazione.
Elisabetta Batic
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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