MONTEREALE
Il Circolo Legambiente delle Prealpi Carniche all'attacco delle istituzioni

Mercoledì 6 Gennaio 2021
MONTEREALE
Il Circolo Legambiente delle Prealpi Carniche all'attacco delle istituzioni «Ancora incapaci di trovare una soluzione per lo sghiaiamento e la riqualificazione dell'asta del Cellina. Ormai ci siamo abituati. Da 30 anni - aggiunge Legambiente - il clichè è sempre lo stesso: succede l'evento atmosferico, emergono problemi di viabilità lungo la strada della Valcellina, si depositano centinaia di migliaia di metri cubi di ghiaia nel lago di Barcis. Poi proteste, indignazione unanime, richieste da tutte le parti di risolvere il problema. Infine risposte emergenziali delle istituzioni, della Regione in particolare, per provare a tamponare le situazioni critiche. Promesse di affrontare i problemi in modo strutturale. Si eseguono i lavori d'urgenza, con altissimi costi per la comunità, ma poi il tempo passa. E visto che il problema è complesso lo si accantona e si aspetta la prossima pioggia».
L'AMAREZZA
Legaambiente mastica amaro. «Ci eravamo illusi che l'impegno della Regione, formalizzato con la delibera del gennaio dello scorso anno, per avviare un percorso partecipato che si concludesse con un vero e proprio Contratto di Fiume, fosse concreto - mettono in chiaro proseguono gli ambientalisti -. Nell'allegato alla delibera si cita esplicitamente, riferendosi allo sghiaiamento, l'esigenza di dover procedere con una seconda fase con la quale, coinvolgendo la popolazione interessata, individuare la soluzione ottimale maggiormente condivisa ed eventuali suggerimenti. Il tutto sulla base della positiva esperienza del gruppo di lavoro che ha affrontato l'emergenza Vaia. Con questi presupposti avevamo dato anche la nostra disponibilità di associazione ambientalista a fornire un contributo - ricordano da Legambiente -. Nella realtà, per quanto di nostra conoscenza, non si sta facendo nulla. Le sole opere che vanno avanti sono quelle legate allo sghiaiamento in emergenza con i camion e alla costruzione del nuovo ponte sul lago di Barcis che, secondo la Regione, dovrebbe servire a facilitare il trasporto su gomma, evitando l'attraversamento dell'abitato. In questo senso è molto esplicita la recente dichiarazione del sindaco secondo cui, finito il ponte, resta da risolvere solo il problema dell'attraversamento di Montereale».
LO STUDIO SPARITO
Legambiente individua altre magagne. «Non si sa nulla - la conclusione - dello studio affidato dal Consorzio di Bonifica, nel 2019, all'ingegner Aprilis, per una valutazione ambientale e socio-economica di diverse ipotesi di sghiaiamento alternative al trasporto su gomma. L'impressione che abbiamo è di uno stallo assoluto. C'è poi il silenzio dell'amministrazione di Montereale, evidentemente troppo occupata a farsi la propaganda cementificando inutilmente aree di parcheggio a San Leonardo o con spettacolini di fine anno coi Papu, a spese dei cittadini, piuttosto che affrontare i temi veri della politica».
Lorenzo Padovan
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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