Immagine sequestrata dalla Digos Al setaccio le riprese delle telecamere

Giovedì 15 Marzo 2018
Immagine sequestrata dalla Digos Al setaccio le riprese delle telecamere
ACCERTAMENTI
UDINE Sono partite immediatamente le indagini della Polizia di Stato di Udine sul caso degli adesivi antisemiti raffiguranti l'ex sindaco Furio Honsell in divisa da deportato, con il simbolo dell'Anpi sul petto e la scritta sindaco di Auschwitz, comparsi ieri mattina nel centro di Udine. La Digos della Questura di Udine ha subito posto sotto sequestro la figurina che era stata trovata nella zona di piazza Patriarcato, nel pieno centro cittadino, e avviato gli accertamenti del caso. La Polizia scientifica ha effettuato i rilievi e l'immagine sarà poi analizzata alla ricerca di eventuali impronte digitali che potrebbero essere state lasciate da chi l'ha maneggiata. La Digos sta visionando anche tutti i filmati delle telecamere di sorveglianza della zona alla ricerca di elementi utili per risalire a chi abbia attaccato l'immagine raffigurante l'ex cittadino con la casacca dei deportati nei campi di concentramento. L'ipotesi su cui sta lavorando la Polizia di Stato è quella di una violazione delle norme della legge Mancino, dal nome dell'allora ministro dell'Interno che ne fu proponente, ovvero la legge 205 del 1993 recante misure urgenti in materia di discriminazione razziale, etnica e religiosa. La normativa sanziona infatti la diffusione in qualsiasi modo di idee fondate sulla superiorità o sull'odio razziale o etnico. Probabilmente già nella giornata di oggi, al termine dei primi accertamenti urgenti, verrà inviata un'informativa sul caso alla Procura. Nel palazzo di via Lovaria ieri non erano state ancora presentate infatti notizie di reato in merito alla vicenda. L'episodio richiama alla mente le scritte di matrice nazista che erano già comparse in città ai primi di dicembre, quando erano stati imbrattati i muri esterni del circolo Arci Cas'Aupa. Allora, nel corso della notte, una mano ignota aveva disegnato con uno spray bianco e nero tre svastiche, una croce celtica e una stella di David. Anche quell'episodio era finito al centro degli accertamenti della Digos di Udine. Il sindaco Honsell, a nome personale, dell'amministrazione e della città, aveva subito espresso «solidarietà nei confronti dei circoli colpiti da questo ignobile gesto. La nostra Udine aveva dichiarato allora, sottolineando l'alto rischio di deriva fascista - è una città antifascista e respinge con fermezza questi atti».
e.v.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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