IL CASO
UDINE Una pen drive guasta fa saltare, il giorno prima dell'appello,

Mercoledì 23 Settembre 2020
IL CASO
UDINE Una pen drive guasta fa saltare, il giorno prima dell'appello, le convocazioni per coprire quasi ottocento supplenze, fra cattedre intere e spezzoni orari, nelle scuole medie e superiori della provincia di Udine. In un inizio d'anno quanto mai travagliato, fra contagi e quarantene (al 16 settembre all'Usr ne risultavano 99, in gran parte fra gli alunni, oltre agli studenti del Buonarroti di Monfalcone) accade anche questo. La politica (con Massimo Moretuzzo del Patto e Furio Honsell di Open) grida allo scandalo. La direttrice dell'Ufficio scolastico regionale Daniela Beltrame assicura che la trasparenza non è mai mancata «ma gli incidenti, quando si lavora, possono capitare». La dirigente dell'Ufficio provinciale Fabrizia Tramontano, che conta le persone che lavorano all'avvio di anno scolastico sulle dita di una mano, spiega che le convocazioni saranno fatte al più presto, «entro la prossima settimana».
IL GUASTO
I calendari prevedevano da oggi a venerdì 25 le convocazioni degli aspiranti supplenti per i posti comuni di medie e superiori per l'accettazione delle cattedre: in ballo, come spiega Tramontano, circa 470 per il secondo grado e 300 per il primo, spezzoni compresi. Ma ieri mattina è stato comunicato il rinvio della procedura a data da destinarsi. Il motivo? «Lunedì sera abbiamo avuto un incidente informatico con una pen drive che conteneva l'ultima versione aggiornata dei posti disponibili per le superiori e che si è guastata. Il lavoro degli aggiustamenti è andato perso e ci ha impedito di pubblicare le disponibilità in tempo utile, conditio sine qua non per assegnare le supplenze sui posti comuni. Per questo abbiamo dovuto sospendere la convocazione, sia per il secondo grado sia per il primo, perché per qualche gruppo sono collegati. Le scuole dovranno rifare i calendari. In questi giorni provvederemo a riallineare i posti. Speriamo di riprogrammare a brevissimo le convocazioni, entro la prossima settimana». Tramontano chiarisce che «stiamo lavorando alacremente. Abbiamo già dato le supplenze per il sostegno di tutti gli ordini e per i posti comuni di infanzia e primaria. Ma purtroppo ci sono avanzate delle cattedre. Abbiamo circa 300 posti fra infanzia e primaria, posti comuni e sostegno: abbiamo avuto moltissime defezioni. Venerdì andremo in seconda convocazione e scorreremo tutta la graduatoria per dare quello che ci avanza». «Avevamo concordato il calendario. Si doveva iniziare domani (oggi ndr) al Marinoni per alcune classi e avremmo dovuto chiudere tutto per venerdì - dice Luca Gervasutti, preside dello Stellini, scuola polo per le materie letterarie - poi oggi in tarda mattinata (ieri ndr) è arrivata la comnicazione dello slittamento. Speravano di risolvere oggi (ieri ndr) il problema informatico, ma non è stato possibile e opportunamente hanno rinviato». La politica si scalda. Moretuzzo (Patto) parla di «un balletto inaccettabile con avvisi di convocazioni decisamente tardive, che poi addirittura vengono sospese a distanza di poche ore, continuando a lasciare nell'incertezza numerosi insegnanti precari» e chiede «una politica seria per la scuola», sollecitando la giunta Fedriga a «una gestione autonoma in ambito scolastico e formativo, con strumenti e risorse finanziarie adeguati» dando «un mandato chiaro alla Paritetica» e facendo pressing su Roma. Secondo Honsell (Open sinistra Fvg) «l'Ufficio scolastico provinciale di Udine si stia muovendo con una lentezza e una mancanza di trasparenza, malgrado il dovere di pubblicità e trasparenza nell'operato. È grave che le famiglie e i docenti non siano al momento in condizione di organizzare la propria quotidianità sulla base di informazioni certe». A difendere l'operato di Tramontano e del suo staff è la stessa direttrice Fvg Beltrame: «Purtroppo hanno avuto un problema grosso con una pen drive che si è rotta e l'elenco dei posti non è stato recuperato e lo devono ricostruire. Un piccolo incidente di lavoro, succede. Ma nessuna mancanza di trasparenza. È stato sempre pubblicato tutto. Stanno cercando di accelerare le operazioni. Tutti stanno lavorando alacremente, anche il sabato e la domenica. C'è poco personale e i dirigenti sono in prima linea».
Camilla De Mori
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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