IL CASO
CODROIPO Giornata storica quella di ieri per tutti i cittadini del Friuli

Sabato 23 Dicembre 2017
IL CASO CODROIPO Giornata storica quella di ieri per tutti i cittadini del Friuli
IL CASO
CODROIPO Giornata storica quella di ieri per tutti i cittadini del Friuli Venezia Giulia con l'inaugurazione ufficiale della nuova base dell'elisoccorso della regione. La sede di questo fondamentale servizio, un'eccellenza che viene presa a esempio da tutta l'Italia, si è spostata, infatti, utilizzando le strumentazioni più avanzate, dalla base storica in cui è nato e si è sviluppato, il polo dell'ospedale civile di Udine all'interno della base aereonautica militare di Rivolto, al confine tra i comuni di Pasian di Prato e di Campoformido. Una sede, quindi, sempre più protetta, sempre più sicura e, se possibile, sempre più efficiente a tutela della salute delle persone che versano in stato di emergenza sanitaria. Alla cerimonia del taglio del nastro, tenutasi all'interno di un moderno e confortevole hangar, hanno preso parte le più alte cariche politiche, sanitarie e delle forze dell'ordine e dei militari del Friuli Venezia Giulia. Un evento importante che è stato benedetto dal cappellano dell'Aeronautica militare di Rivolto, che, dopo la recita del Padre nostro, ha asperso di acqua santa le due ambulanze volanti che avranno il compito di salvare vite umane e di soccorrere tante persone in difficoltà. Un messaggio di preghiera, il suo, diretto anche a tutti gli infermieri, i medici, i tecnici di soccorso e a tutto lo staff, che con altissima competenza opera già da alcune settimane utilizzando due elicotteri attrezzati con i presidi migliori.
IN AIUTO
Il Friuli Venezia Giulia, insomma, ufficialmente, da ieri, dispone della prima base per il Servizio medico di emergenza con elicotteri, l'Helicopter emergency medical service, l'Hems, autorizzata in Italia. Ancora una volta il Friuli è primo. La base è stata autorizzata sulla scorta dei criteri del nuovo regolamento dell'Ente nazionale per l'aviazione civile, l'Enac. Si tratta peraltro della seconda base come eliporto nella Penisola dopo la prima che è quella che si trova in cima al maxi grattacielo Pirellone di Milano, ma che non è utilizzata. Una novità assoluta l'accordo stipulato tra l'Azienda sanitaria universitaria integrata di Udine e l'Aeronautica militare: una sinergia che ha consentito di realizzare questa eccezionale opera nel comprensorio aereo portuale affidato al Comando del Secondo stormo di Rivolto, frazione del comune di Codroipo, nel Medio Friuli. «Un primato estremamente importante - ha detto nel suo intervento la presidente della Regione Debora Serracchiani -; conseguenza del l'attuazione della riforma della sanità, del Piano dell'emergenza e urgenza. Un risultato frutto di un lavoro corale, raggiunto in pochi mesi».
LA PIAZZOLA
La base Hems, attiva di fatto dall'11 dicembre scorso è stata realizzata, infatti, in ottantaquattro giorni, grazie alla collaborazione di Elifriulia e al supporto delle amministrazioni comunali locali. Entriamo nel dettaglio. A oggi sono dodici i campi sportivi già adeguati, con un contributo regionale di 120mila euro per consentire l'attività di elisoccorso notturno; due sono in via di completamento e altri quindici punti, localizzati in fasce territoriali montane disagiate, sono stati già individuati. A breve, insomma, saranno 27 in tutto i siti che garantiranno una copetura adeguata in emergenza notturna; questo all'interno delle aree dei tre hub ospedalieri di Udine, Pordenone e Trieste. «Grazie all'operatività di Campoformido si ridurrà del 30% circa il numero di atterraggi e di decolli nell'elisuperficie di Udine - spiega il direttore generale di Asuiud, Mauro Delendi -; quest'ultima resta in ogni caso disponibile per fare atterrare pazienti che necessitano di ospedalizzazione nell'hub udinese». Cessata l'attività dell'eliporto a Udine, quindi le missioni avvengono da Rivolto. La nuova piazzola si estende per 610 metri quadrati, tutti illuminati, secondo gli obiettivi forniti dalla centrale operativa.
VELIVOLO
Cuore del servizio, insieme all'équipe di altissima specializzazione guidata da Giulio Trillò, è un Airbus H145. Si tratta di un velivolo del costo di oltre otto milioni di euro, altamente all'avanguardia: un puro concentrato di tecnologia per salvare vite umane. Ha la possibilità di garantire alte performance anche durante il soccorso in montagna, quindi in aree fortemente disagiate, che in regione sono molto estese. «Cento anni fa da questi prati si decollava per fare la guerra - ha sottolineato il comandante del Secondo stormo, il colonnello Edi Turco -; oggi da qui si decolla per prestare soccorso a chi versa in condizioni sanitarie critiche». Due gli airbus disponibili, che si alterneranno. Ieri è stata testata per le autorità anche l'accensione delle luci sulla piazzola antistante L'hangar. Presenti, tra gli altri, i referenti le ditte che hanno realizzato gli interventi edili, i sindaci della zona, i tecnici di elisoccorso.
Paola Treppo
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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