BENI CULTURALI
UDINE «Il pericolo più grande è lasciare che le

Martedì 20 Agosto 2019
BENI CULTURALI
UDINE «Il pericolo più grande è lasciare che le cose vadano avanti per conto loro o peggio che si continui a decidere senza di noi. Ci sono carte da giocare, ma occorre prendere l'iniziativa e la Regione deve far pesare il suo ruolo e la sua autonomia». Lo afferma Salvatore Spitaleri, componente della Commissione paritetica Stato-Regione Fvg, commentando gli esiti della riforma del ministro per i Beni culturali Alberto Bonisoli (Lega), che ha accorpato sul museo autonomo del Parco di Miramare i musei nazionali dell'ex polo regionale del Friuli Venezia Giulia.
«La prima cosa da fare - spiega - è riprendere il percorso che porta al passaggio del museo archeologico di Aquileia alla Fondazione, che doveva essere completato entro la fine dello scorso anno. Contemporaneamente è possibile avviare il percorso, in Paritetica, per l'acquisizione delle ulteriori competenze in tema archeologico e dei beni culturali alla Regione, per una miglior tutela e sinergia con il sistema turistico e culturale, sfruttando ogni possibilità che viene dal sistema Unesco e dalle risorse europee».
«L'amministrazione regionale - aggiunge - può esercitare un ruolo di bilanciamento dall'interno del Consiglio di amministrazione e del Comitato scientifico del museo di Miramare e ora di Miramare-Cividale, da un lato, e nella Fondazione Aquileia, dall'altro. Si tratta di far pesare quella presenza, facendo sistema con gli Enti locali. Anche tenuto conto del fatto che i proventi dei biglietti resteranno in Friuli e non andranno a Roma».
La sfida per i nostri territori - aggiunge Spitaleri - non è guardarsi con rancore il rispettivo ombelico, ma essere presenti, autorevoli, competenti e soprattutto uniti. Altrimenti, accadrà tutto senza di noi e un giorno potremo scoprire che Miramare, Aquileia, Cividale e Grado sono finiti sotto Venezia o Brera. Perché, se con un tratto di penna sono stati accorpati i poli museali di Veneto e Lombardia, a Roma - conclude - ci stanno un attimo a cancellare il Friuli Venezia Giulia».
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