SARRI, AMARO IL RITORNO A NAPOLI

Lunedì 27 Gennaio 2020
NAPOLI Il Napoli si riscopre grande nella notte più bella. La vittoria contro la Juventus ha sempre un sapore speciale, riuscirci al cospetto dei grandi ex Gonzalo Higuain e Maurizio Sarri (fischiatissimo al suo ingresso in campo) ha un valore ancora più importante.
Il 2-1 cambia la stagione degli azzurri che possono credere nella rimonta dopo un successo di prestigio. La Juve mastica amaro: non sfrutta dei passi falsi dell'Inter e della Lazio e non riesce ad andare in fuga. Tardiva la risposta di Cristiano che segna soltanto al 45'. Il merito è di un Napoli attento e concentrato. Il sigillo finale è di Lorenzo Insigne. Il capitano è il simbolo della rinascita dopo una crisi infinita: l'ultima vittoria in campionato a Fuorigrotta risaliva addirittura al 19 ottobre.
PARTENZA SPRINT
La parola d'ordine del Napoli è grande compattezza. Difesa e centrocampo raccolti in un fazzoletto per non lasciare spazio alle trame offensive della Juve. Sarri punta sul tridente con Dybala alle spalle di Higuain e Ronaldo. Sull'argentino ci va in prima battuta Demme. Il tedesco è prezioso: va a raddoppiare pure su Pjanic.
Il Napoli fa 10 minuti di grande aggressività e prova a pressare alto la Juventus, poi arretra il baricentro e aspetta i bianconeri a metà campo per ripartire. Il piano funziona abbastanza bene. Gli azzurri non corrono rischi nel primo tempo. Manolas domina il reparto arretrato, Hysaj e Rui non commettono sbavature sulle corsie laterali. Il Napoli è raccolto in attesa di aumentare i giri del motore. Ne viene fuori un primo tempo di grande intensità, ma poco spettacolare. Le azioni scarseggiano, ma il pubblico del San Paolo sembra apprezzare l'impegno della squadra di Gattuso. Il Napoli riesce anche a costruire buone azioni in velocità che però non finalizza. Manca l'ultimo passaggio.
Milik lotta tra Bonucci e De Ligt: fallisce un colpo di testa all'8', poi ci prova anche Callejon. La Juventus è tutta in una conclusione di Cristiano dal limite dell'area. I bianconeri soffrono un Napoli che chiude tutte le linee di passaggio. La partita ricomincia con lo stesso canovaccio.
La Juve perde Pjanic per infortunio dopo appena cinque minuti e Sarri si affida a Rabiot. Il centrale è Bentancur che ha meno qualità in fase di costruzione. Il Napoli tenta di velocizzare la sua manovra, Milik vince un paio di duelli senza però mettere in difficoltà la difesa bianconera.
FIAMMATA
La Juve ha una fiammata al 18' dopo un errore di Fabian che spiana la strada alla ripartenza bianconera. Cristiano serve Higuain, Meret è attento e blocca a terra. La risposta del Napoli è immediata. Insigne impegna Szczesny da fuori area, il portiere ribatte e Zielinski è più lesto di tutti firmando il vantaggio che accende il San Paolo. Il Napoli protesta per un mano in area di Cuadrado, ma l'arbitro Mariani fa proseguire. Sarri inserisce Douglas Costa e Bernardeschi nel tentativo di trovare il pareggio, Insigne manda in delirio il San Paolo con il 2-0. Cristiano accorcia le distanze al 45' e ci prova anche all'ultimo respiro. Finisce così. E' la festa dei 40mila.
Paquale Tina
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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