Pippo stavolta ha messo tutti in fuorigioco

Mercoledì 1 Luglio 2020
Stavolta è lui che ha messo gli altri in fuorigioco. O meglio, s'è allineato a chi poteva marcarlo (Crotone, Cittadella, Spezia, Frosinone) aspettando l'attimo che brucia la bandierina. L'assist: il Benevento di marziani allestitogli dal patron Vigorito e il ds Foggia (ex Lazio coi tacchetti). Il gol: impiantare in quel gruppo di extra-large per la categoria i Coda, Viola, Hetemaj, Letizia, Schiattarella, Sau la fame di chi non s'accontenta. «Dove giochiamo il prossimo anno? All'Olimpicooo». Nel video che lo immortala direttore del coro di spogliatoio c'è il Pippo Inzaghi (nella foto LAPRESSE) che dentro è rimasto l'attaccante da 316 graffi. I suoi Stregoni, sorta di Dream Team dentro una B dove ogni griglia è scritta sulla sabbia (Empoli decimo, Cremonese 16esima) sono già in A con sette turni d'anticipo. Della serie: benvenuto al Sud. L'Inzaghi dell'estate scorsa era un tecnico braccato dall'occhio di bue. Dopo l'impennata di Venezia (promosso in B nel 2017, poi i playoff), il grigiore di Bologna (due vinte, 8 pari, 11 ko ed esonero) pareva l'eco del vecchio decimo posto col Milan (2015). «Per diventare un allenatore importante anche in A c'è tempo le prime parole in terra campana Intanto voglio guadagnarmela qui». Un anno dopo siamo a contare i record. Superato, a quota 76, quello di punti nella B a 20 squadre (Como 2001/2002, 74 gettoni). Eguagliato, per tempo sul traguardo, quello dell'Ascoli dell'ex punta biancoceleste Antonio Renna, torneo 77/'78. «Siamo nella storia», esulta oggi Inzaghi. Lui che ha messo il Benevento sul binario della bontà difensiva (-15 reti al passivo, 19 gare su 31 senza subirne) con un 4-3-3 malleabile che ha riversato in area maglie su maglie (55 reti). «All'Olimpicooo», canta l'ex SuperPippo. Anni 46 e un Louvre di trofei conquistati da giocatore (tre scudetti, due Champions, un mondiale), quell'urlo guarda allo stadio dove suo fratello Simone, classe '76, sta alimentando l'ottima annata di famiglia. Tra fine febbraio e inizio marzo, uno era primo in cadetteria e l'altro capolista in A. Unico scontro diretto, 26 dicembre 2018, 2-0 della Lazio di Simone a Bologna. A breve un nuovo incontro ravvicinato del tipo Mulino Bianco.
Matteo Sorio
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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