LIPPI, CT MONDIALE PER GLI ALLENATORI

Mercoledì 1 Luglio 2020
LA PROPOSTA
ROMA Il pressing, questa volta, lo sta subendo lui, Marcello Lippi, il Commissario tecnico della Nazionale campione del mondo 2006, l'uomo che in piena Calciopoli guidò gli Azzurri fino alla vittoria di Berlino contro la Francia. Ma non c'entrano il possesso palla o gli schemi tattici: è un pressing affettuoso e lusinghiero di tanti colleghi tecnici che vogliono candidarlo alle prossime elezioni dell'Associazione italiana allenatori (Aiac).
E sull'altro fronte sindacale, quello dei calciatori, un secondo campione del mondo, Marco Tardelli, punta a guidare l'Associazione di categoria (Aic), ma deve fare i conti anche con un conflitto di interessi che riguarda la sua presenza alla Domenica sportiva come opinionista: «Se non interviene il direttore di Raisport - ha già protestato l'attuale dirigenza del sindacato calciatori - lo faccia il Direttore generale: Tardelli non può fare la sua campagna elettorale dai microfoni della Tv di Stato».
ENTRO MARZO 2021
Nel prossimo governo del calcio - si voterà entro marzo 2021 - potrebbero entrare due personaggi di grande popolarità e carisma. Per Tardelli fa il tifo anche Michel Platini, campione d'Europa con la Francia nell'84, 3 palloni d'oro ed ex presidente Uefa: scontata la squalifica sportiva della Fifa e con propositi di vendetta, adesso punta alla guida del sindacato internazionale dei calciatori (Fifpro), sperando nell'appoggio del vecchio amico italiano. Come Tardelli, se la spuntasse sull'attuale reggente dell'Aic Umberto Calcagno, anche Lippi entrerebbe di diritto nel Consiglio della Figc.
PARENTESI CHIUSA
Archiviata la lunga esperienza in Cina, l'ex ct azzurro ha preso tempo e ci sta pensando: insieme alla statura e al prestigio del personaggio, l'idea di tanti allenatori nasce dalla volontà di rilanciare il ruolo e la presenza della loro associazione nel panorama calcistico, dopo un periodo di grigiore - più ombre che luci - della gestione affidata a Renzo Ulivieri. Al di là della battuta facile, molti non perdonano a Ulivieri di aver rotto nel 2014 il fronte storico delle componenti tecniche, calciatori e allenatori (il 30% dei voti federali): in contrasto con le scelte elettorali dei calciatori, furono decisivi allora i voti dell'Assoallenatori a favore di Carlo Tavecchio per il nuovo vertice della Figc. Ulivieri ne diventò vice presidente, ma contemporaneamente ricopriva altri due ruoli, numero 1 del Sindacato allenatori e responsabile della scuola di Coverciano.
Di qui, la voglia di voltare pagina con Lippi e di dare una riverniciata anche sul piano etico e dello stile all'associazione di categoria, presentando un uomo nuovo, un tecnico campione del mondo, apprezzato anche nelle sedi internazionali di Fifa e Uefa, certamente dal carattere difficile ma battagliero. Nel suo rifugio di Viareggio, tra i vecchi amici del bar e le battute di pesca, Lippi ha promesso di rifletterci, senza bocciare in partenza l'iniziativa dei colleghi allenatori.
Antonello Valentini
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci