EUROPEI
Viene un dubbio, osservando l'Europeo di volley e il 3-0 dell'Italia

Giovedì 16 Settembre 2021
EUROPEI
Viene un dubbio, osservando l'Europeo di volley e il 3-0 dell'Italia sulla Germania. Se questa nazionale fosse stata all'olimpiade al posto dei 12 scelti da Blengini, avrebbe vinto il tie-break con l'Argentina, sempre nei quarti? Probabilmente non ci sarebbe neppure arrivata, perché gli 8 nuovi (su 14, agli Europei vanno a referto due giocatori in più) sono in buona parte inferiori ai 6 usciti dalle convocazioni. Fra i titolari, Juantorena quel giorno fu il migliore, aveva già dato l'addio alla nazionale dopo il 5° posto al mondiale di Torino, a 37 anni sarebbe rimasto ma è stato il nuovo ct, Fefè De Giorgi, a rinunciare al cubano. Punta su Daniele Lavia: «Andiamo su tutte le palle - racconta -, restando concentrati, anche nei rari momenti in cui finiamo sotto». Galassi e Anzani al centro sono efficaci, contro i tedeschi guidati da Andrea Giani, erano titolari anche a Tokyo, ieri non hanno mai rifiatato e a muro svettano. Novità è l'opposto, Giulio Pinali, 24 anni, bolognese, positivo in battuta, continuo in attacco e migliore dell'ultimo Zaytsev, che poi ha dovuto operarsi, e forse anche di Vettori, che Blengini aveva convinto a fare da riserva allo zar. E poi c'è il libero, Balaso era già l'alternativa a Colaci, che a 36 anni ha chiuso con l'azzurro: ha 26 anni e con Anzani è il meno giovane del gruppo. Capitano è Giannelli, regista acrobatico e fisico. «Mancavamo dalla semifinale dal bronzo in Bulgaria, nel 2015 - ricorda -, è una sensazione fantastica. Restiamo umili, ci aspettano i campioni in carica». Ovvero la Serbia, 3-0 all'Olanda di Roberto Piazza, ma da due olimpiadi incapace di qualificarsi: l'Italia la battè due anni fa, a Bari, per 3-0. Si rivedranno sabato a Katowice, sono favoriti i serbi, più esperti, come la Polonia padrona di casa, nell'altra semifinale. De Giorgi porta tranquillità, allenò la Polonia, fallì l'Europeo del 2017, uscendo negli ottavi, a Cracovia, da selezionatore è già al suo punto più elevato. Da giocatore vinse tre mondiali di fila, proprio con Giani, solo nel '98 però giocò tanto, in panchina viene da 5 trofei a Civitanova eppure la Lube ha preferito scambiarlo con Blengini.
AMBIZIONI
Con la Germania è molto più facile che nel calcio, i tedeschi restano attaccati negli avvii di set, perdono rapidamente, 25-13, a 18 e a 19, patiscono tanto in ricezione, a muro (13 contro 2) e in difesa. Fanno sette vittorie di fila. Le nostre ultime medaglie sono state d'argento, a Rio e in Grand Champions cup, nel 2017. De Giorgi vuole imitare i predecessori Berruto e Blengini, sul podio appena nominati ct.
Vanni Zagnoli
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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