ELEZIONI
TREVISO Il rugby italiano volta pagina. Un cambiamento radicale. Nuovo

Lunedì 15 Marzo 2021
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TREVISO Il rugby italiano volta pagina. Un cambiamento radicale. Nuovo presidente, con Marzio Innocenti, livornese di nascita ma veneto di adozione, alla guida della nave Federale e nuovo Consiglio. Nel gruppo che ha contribuito a tirare la volata a Innocenti, tra i trevigiani anche Mauro Vettoretti, presidente del Montebelluna Senior. Francesca Gallina, trevigiana, ex Pantera ed ex azzurra, alle spalle 7 scudetti vinti con le Red Panthers e un Mondiale disputato, è una delle 3 donne elette e che dovranno contribuire a risollevare un rugby in sofferenza. Eletta in quota giocatori, docente all'Università di Pisa, Francesca Gallina è una donna tenace, dal carattere forte. Lo era da seconda o terza linea quando giocava a Treviso, lo è ancor più adesso con la sua voglia di fare.
Come è arrivata a questa nomina?
«Un po' come quando vinci uno scudetto: devi curare e preparare ogni cosa, un duro lavoro ma alla fine lo sforzo è stato premiato».
Qualcuno più di altri l'ha convinta a correre per questa carica?
«Ad agosto ho ricevuto una telefonata di Carlo Festuccia che mi chiedeva se sarei stata disponibile a candidarmi; poi mi ha contattata Marzio Innocenti, il quale mi ha subito conquistata con i suoi principi, le sue idee e i suoi valori, ma soprattutto la sua visione di quello che potrà essere il futuro del nostro sport».
In particolare?
«Innanzitutto il fatto di voler ripartire dalla base e poi lui ha la capacità di vedere il rugby in un unico sistema, senza distinzione tra rugby femminile e rugby maschile. Così, ho cominciato a pensare a questa possibilità e negli ultimi 6-7 mesi ho lavorato molto per aggiornarmi su alcune questioni».
Fa un po' paura questa situazione del rugby italiano?
«Paura no, più che altro sappiamo di avere tanta responsabilità. Il rugby italiano è in sofferenza e ci sarà molto da fare. Il nostro approccio è stato un lungo dialogo con società, giocatori, con tutti coloro che fanno rugby».
Quali saranno i suoi compiti?
«Il progetto scuola è uno dei punti che seguirò, verificherò varie realtà, vorrei capire quali sono i rapporti con la scuola, fare una sorta di censimento, so che ci sono progetti buoni. Da anni lavoro all'interno dell'Università, nella formazione dei docenti in collaborazione con le scuole. Lavoro all'Università di Pisa dove ho maturato competenze chiave per interfacciarmi con il Ministero dell'Istruzione dell'Università e della ricerca. E' lì che dovremo lavorare per far crescere questo sport. Il mio impegno, pertanto, sarà avvicinare sempre più bambine e bambini al nostro sport».
Seguirà anche il rugby femminile?
«Certamente. Come rappresentante di giocatrici e giocatori, di tutti i livelli e di tutto il territorio, nei prossimi 4 anni vorrò sentire i loro bisogni, le loro necessità e portarli all'interno del Consiglio, anche perché ci sono tante diversità da squadra a squadra».
(eg)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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