CICLISMO
CIMA GRAPPA Il Monte Grappa è garanzia di spettacolo e anche nella 2. tappa dell'Adriatica Ionica Race la gara organizzata dall'ex iridato Moreno Argentin il divertimento non è mancato. Ad imporsi è stato il corridore bolognese Lorenzo Fortunato della Eolo-Kometa, che negli ultimi metri è riuscito a beffare la coppia dell'Astana, l'eritreo Kudus, secondo, e il kazako Pronskiy, terzo. La tappa, partita da Vittorio Veneto, si è sviluppata in gran parte sulle strade delle colline del Prosecco, con il muro di Ca' del Poggio e la salita del Combai da affrontare nella prima parte. La frazione si è però decisa nella durissima salita verso il Rifugio Bassano, affrontata da Semonzo. Fortunato, che aveva vinto anche sullo Zoncolan nella tappa del Giro partita da Cittadella e transitata anche nella Marca, ha conquistato così un'altra cima mitica: «Mi sono gestito bene, avevo tenuto un pizzico di gas per l'ultimo chilometro, forse sono stato l'unico a farlo, e sono riuscito in una bella rimonta - ha raccontato raggiante dopo l'arrivo con addosso anche la maglia di leader della generale -. Per me questa è un po' come fosse la quarta settimana del Giro, non ho perso la concentrazione e mi sono tenuto tonico. Sono veramente felice».
Carlo Malvestio
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA CIMA GRAPPA Il Monte Grappa è garanzia di spettacolo e anche nella 2. tappa dell'Adriatica Ionica Race la gara organizzata dall'ex iridato Moreno Argentin il divertimento non è mancato. Ad imporsi è stato il corridore bolognese Lorenzo Fortunato della Eolo-Kometa, che negli ultimi metri è riuscito a beffare la coppia dell'Astana, l'eritreo Kudus, secondo, e il kazako Pronskiy, terzo. La tappa, partita da Vittorio Veneto, si è sviluppata in gran parte sulle strade delle colline del Prosecco, con il muro di Ca' del Poggio e la salita del Combai da affrontare nella prima parte. La frazione si è però decisa nella durissima salita verso il Rifugio Bassano, affrontata da Semonzo. Fortunato, che aveva vinto anche sullo Zoncolan nella tappa del Giro partita da Cittadella e transitata anche nella Marca, ha conquistato così un'altra cima mitica: «Mi sono gestito bene, avevo tenuto un pizzico di gas per l'ultimo chilometro, forse sono stato l'unico a farlo, e sono riuscito in una bella rimonta - ha raccontato raggiante dopo l'arrivo con addosso anche la maglia di leader della generale -. Per me questa è un po' come fosse la quarta settimana del Giro, non ho perso la concentrazione e mi sono tenuto tonico. Sono veramente felice».
Carlo Malvestio
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