CHAMPIONS LEAGUE
MILANO «È tutto nelle nostre mani». L'Inter ha un primo match point per sfatare il tabù europeo e centrare gli ottavi di finale di Champions League per la prima volta dal 2011/12. Padroni del proprio destino, agli uomini di Simone Inzaghi possono bastare anche tre punti nella sfida di stasera contro lo Shakhtar Donetsk, a patto che il Real Madrid non perda contro lo Sheriff: bisognerà aspettare, quindi, comunque la tarda serata (visto che i nerazzurri scenderanno in campo alle 18.45, mentre i blancos giocheranno in Transnistria alle 21), ma tutto passa dal fatto che Lautaro e compagni dovranno fare il loro dovere contro gli ucraini di De Zerbi. «È una partita importantissima. Il nostro obiettivo è riportare l'Inter agli ottavi. Siamo a buon punto», le parole di Inzaghi alla vigilia. «Col Napoli abbiamo fatto una grande gara, ora tutto è nelle nostre mani. Lo Shakhtar gioca bene, dovremo essere molto bravi».
A tenere in allarme il tecnico nerazzurro, oltre alle caratteristiche degli ucraini, anche la situazione infortunati. «Col Napoli abbiamo speso tanto. Ho avuto problemi in corsa, Barella e Correa mi hanno chiesto il cambio, Bastoni ha preso una botta alla spalla. Dovrò valutare», ha aggiunto Inzaghi, confermando le assenze di De Vrij e Sanchez.
Saranno invece novanta minuti decisivi per il Milan, «l'ultima possibilità» come l'ha definita Stefano Pioli: nella bolgia dell'Estadio Metropolitano, contro l'Atletico di Simeone, dovrà sfidare pronostici e probabilità per vincere e sperare ancora nella Champions. Ultimi nel gruppo B, con un solo punto guadagnato contro il Porto ora il Milan ha un solo risultato a disposizione per non dire addio al calcio internazionale e la presenza a Milanello dell'a.d. Ivan Gazidis è la prova dell'importanza del match di Madrid. Il Liverpool - a punteggio pieno - è di un'altra categoria, il Porto a 5 punti e l'Atletico a 4 sono le avversarie con cui sperare nell'impresa.
INFORTUNATI
Intanto però c'è da ottenere una vittoria, risultato che ancora non è stato raggiunto dai rossoneri in questo girone di ferro. «La squadra è costruita per cercare di essere competitiva in entrambe le competizioni. Per molti giocatori - ricorda Pioli - è la prima esperienza quest'anno in Champions. Dobbiamo stare attenti ai particolari, fare una prestazione al 100%».
In difesa recuperato Romagnoli «sta meglio ed è sicuramente a disposizione», rassicura Pioli. Ma non ci saranno Calabria, Maignan, Tomori e Rebic. E Leao non sarebbe al meglio della condizione, tanto che avrebbe concordato con Pioli di decidere all'ultimo se partire dal 1'.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA MILANO «È tutto nelle nostre mani». L'Inter ha un primo match point per sfatare il tabù europeo e centrare gli ottavi di finale di Champions League per la prima volta dal 2011/12. Padroni del proprio destino, agli uomini di Simone Inzaghi possono bastare anche tre punti nella sfida di stasera contro lo Shakhtar Donetsk, a patto che il Real Madrid non perda contro lo Sheriff: bisognerà aspettare, quindi, comunque la tarda serata (visto che i nerazzurri scenderanno in campo alle 18.45, mentre i blancos giocheranno in Transnistria alle 21), ma tutto passa dal fatto che Lautaro e compagni dovranno fare il loro dovere contro gli ucraini di De Zerbi. «È una partita importantissima. Il nostro obiettivo è riportare l'Inter agli ottavi. Siamo a buon punto», le parole di Inzaghi alla vigilia. «Col Napoli abbiamo fatto una grande gara, ora tutto è nelle nostre mani. Lo Shakhtar gioca bene, dovremo essere molto bravi».
A tenere in allarme il tecnico nerazzurro, oltre alle caratteristiche degli ucraini, anche la situazione infortunati. «Col Napoli abbiamo speso tanto. Ho avuto problemi in corsa, Barella e Correa mi hanno chiesto il cambio, Bastoni ha preso una botta alla spalla. Dovrò valutare», ha aggiunto Inzaghi, confermando le assenze di De Vrij e Sanchez.
Saranno invece novanta minuti decisivi per il Milan, «l'ultima possibilità» come l'ha definita Stefano Pioli: nella bolgia dell'Estadio Metropolitano, contro l'Atletico di Simeone, dovrà sfidare pronostici e probabilità per vincere e sperare ancora nella Champions. Ultimi nel gruppo B, con un solo punto guadagnato contro il Porto ora il Milan ha un solo risultato a disposizione per non dire addio al calcio internazionale e la presenza a Milanello dell'a.d. Ivan Gazidis è la prova dell'importanza del match di Madrid. Il Liverpool - a punteggio pieno - è di un'altra categoria, il Porto a 5 punti e l'Atletico a 4 sono le avversarie con cui sperare nell'impresa.
INFORTUNATI
Intanto però c'è da ottenere una vittoria, risultato che ancora non è stato raggiunto dai rossoneri in questo girone di ferro. «La squadra è costruita per cercare di essere competitiva in entrambe le competizioni. Per molti giocatori - ricorda Pioli - è la prima esperienza quest'anno in Champions. Dobbiamo stare attenti ai particolari, fare una prestazione al 100%».
In difesa recuperato Romagnoli «sta meglio ed è sicuramente a disposizione», rassicura Pioli. Ma non ci saranno Calabria, Maignan, Tomori e Rebic. E Leao non sarebbe al meglio della condizione, tanto che avrebbe concordato con Pioli di decidere all'ultimo se partire dal 1'.
© RIPRODUZIONE RISERVATA