CALCIO SERIE B
Meno di tre mesi, 14 finali e 42 punti a disposizione del Venezia-squadra

Giovedì 20 Febbraio 2020
CALCIO SERIE B
Meno di tre mesi, 14 finali e 42 punti a disposizione del Venezia-squadra per consentire al Venezia-società di pianificare il proprio rilancio. Ufficializzato il passaggio di consegne al vertice del club, con la staffetta tutta newyorkese tra il nuovo presidente Duncan Niederauer - ieri al lavoro in sede e oggi in partenza per gli States - e Joe Tacopina (ora presidente onorario), grava adesso sulle spalle del team arancioneroverde l'impegnativo compito di conquistare la salvezza in Serie B. Un'impresa dal sapore di conditio sine qua non per poter ripassare alla proprietà a stelle e strisce - che non a caso ha fissato al 30 giugno, ultimo giorno della stagione 2019/20, la decadenza delle cariche presidenziali e del cda - la doppia patata bollente obiettivi sportivi-nuovo stadio. Un fardello che c'è da augurarsi non finisca per rivelarsi eccessivo per il giovane Venezia di Alessio Dionisi. Quello di dopodomani a Pisa (ore 18) - con la prospettiva di sorpassare i toscani sbancando l'Arena Garibaldi - sarà il primo di due scontri diretti di fila (sabato 29 al Penzo salirà il Cosenza), dopodichè il calendario proporrà un poker di sfide contro avversarie in orbita-playoff quali Salernitana e Pordenone in trasferta, con in mezzo il Crotone a Sant'Elena dove il 20 marzo ci sarà l'Ascoli prima dell'unica sosta di un campionato la cui regular season terminerà il 14 maggio. Intanto l'attuale quint'ultimo posto lo affronta con fiducia il capitano Marco Modolo, che nell'1-1 dell'andata aveva propiziato l'autogol dell'ex Pinato. «I primi a non essere contenti della classifica siamo noi, tuttavia la situazione non è così drammatica perché alla fine mancano ancora tante gare da giocare. La cosa che mi fa ben sperare è che comunque siamo un gruppo molto affiatato e con valori tecnici importanti». Smaltita la mazzata del 2-2 incassato al 92' con la Virtus Entella? «Poteva sicuramente finire meglio, potevamo fare di più e ci fa male non aver ottenuto i tre punti. Quello che è stato però non si può rimediare, possiamo solo analizzare quanto successo e ripartire da Pisa. Non sarà una partita decisiva, ma sicuramente importante e la prepareremo come fatto per le altre partite, cercando di arrivare il più in palla possibile». Da cancellare i passaggi a vuoto del match con i liguri. «Non abbiamo fatto una buonissima partita a livello difensivo, ma è stato merito anche degli attaccanti dell'Entella. Può succedere in un campionato come questo, potevamo portare a casa lo stesso i tre punti, dobbiamo lavorare per togliere certi errori, possiamo fare solo questo. Sul rigore ho sbagliato io e mi dispiace, perché con una vittoria sull'Entella avremmo coperto quanto successo nelle partite precedenti. Non siamo perfetti, abbiamo dei limiti, però cerchiamo di fare sempre il massimo».
Un Venezia mai così a disagio al Penzo. «In casa non so spiegarmi perché non riusciamo a vincerei, probabilmente mentalmente inizia un po' a pesare, credo però sia solo questione di vincerne una per sbloccarsi. La prossima sarà col Cosenza, arriveremo preparati, ma la differenza tra preparazione in casa o in trasferta non c'è, qualcosa da migliorare invece sì. Abbiamo fatto la partita che dovevamo, non avessi fatto quell'errore probabilmente avremmo chiuso il primo tempo in vantaggio. C'è più che altro dispiacere, perché in casa di solito costruisci la tua salvezza, invece stiamo perdendo punti che pesano. A Pisa bisognerà evitare svarioni come sul gol subìto del 2-2. Qualcosina in più potevamo farlo, probabilmente proteggere di più Lezzerini che non stava bene (in Toscana pronto Pomini, ndr) dopo le due botte prese, ma anche l'azione prima potevamo prendere un fallo per spezzare il gioco. Non siamo stati scaltri, ci manca un po' di esperienza ma abbiamo altre qualità su cui fare leva.
Marco De Lazzari
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