ATLETICA, L'INTERVISTA
SACILE Il primo obiettivo stagionale è a portata

Giovedì 17 Gennaio 2019
ATLETICA, L'INTERVISTA
SACILE Il primo obiettivo stagionale è a portata di mano: è il record regionale indoor Allieve del salto in lungo che appartiene a Tania Vicenzino, lunghista dell'Esercito originaria di Carlino. Anna Costella, 17 anni ancora da compiere, ha le idee molto chiare sul suo futuro da atleta. Un po' meno su quello che vorrebbe qualora lo sport non dovesse regalarle lo sbocco del professionismo.
- Il record di Vicenzino resiste da più di 15 anni. Come pensa di superarlo?
«La gara con la quale ho esordito sabato a Padova afferma la lunghista sacilese, tesserata dal Brugnera Pordenone Friulintagli ha confermato la bontà del lavoro invernale e dell'esperienza maturata nelle ultime stagioni. Mi sento bene e lo dimostra il fatto che ho saltato 5 metri e 60. Il primato di Tania, una professionista che stimo molto, è fermo a 5 metri e 88. La stagione invernale è appena cominciata e da qui a marzo potrebbero esserci sorprese».
- Si aspettava un inizio di 2019 così arrembante?
«A dire il vero sì, visto che mi sto allenando con intensità e impegno. Sono al XXV Aprile di Sacile anche quattro volte per settimana, con il mio allenatore Matteo Chiaradia è nato un rapporto che oserei definire unico. Entro fine anno vorrei, sempre nel lungo, superare i 6 metri: nel 2018 ero riuscita a Bovolone a spingermi a 5 e 76. Credo di avere buoni margini di crescita».
- Come è cambiata Anna Costella nelle ultime due stagioni?
«Sono cresciuta e, soprattutto, ho acquisito quella maturità e quella determinazione che prima mi mancavano. Poi sto lavorando molto sul mio carattere, dovrei essere un po' meno timida e riservata».
- I suoi prossimi appuntamenti?
«Nel weekend mi giocherò al PalaBernes di Udine il titolo di campionessa regionale indoor. Il mese prossimo invece gareggerò ai Tricolori di categoria ad Ancona».
Si ritiene da podio?
«Mi piacerebbe salire su uno dei tre gradini. So che è difficile, ma ce la metterò tutta. L'indoor rappresenta una tappa importante della stagione, però il vero obiettivo restano i Tricolori all'aperto di luglio ad Agropoli».
- Chi teme di più?
«Sicuramente Larissa Iapichino, la figlia di Fiona May, che è riuscita addirittura a saltare 6 metri e 38».
- A chi vorrebbe somigliare dal punto di vista tecnico?
«Mi ispiro a due grandissime specialiste: Ivana Spanovic e Darya Klisina».
- Come si articola la sua giornata?
«Al mattino frequento la terza superiore al Liceo scientifico Leopardi-Majorana di Pordenone. Nel pomeriggio, tempo permettendo, concilio lo studio, gli allenamenti e le lezioni di pianoforte».
- Le sue materie preferite?
«Adoro la matematica, l'inglese e la storia».
- Cosa vorrebbe fare da grande?
«Non ci ho ancora pensato. Mi intriga l'idea d'intraprendere la carriera da professionista nell'atletica. Se non dovessi riuscirci vorrei occuparmi di fisioterapia o, comunque, restare nell'ambito scientifico».
- Come si trova nel Brugnera Pordenone Friulintagli?
«È una realtà affermata, che mi sta offrendo opportunità di crescita notevoli. Poi non dimentico il fatto che arrivo dalla Libertas Sacile, società seria, che mi ha permesso di fare amicizia con diversi compagni d'allenamento. Ho instaurato un ottimo feeling soprattutto con Aurora Zanchetta e Michele Fina».
- Quanto conta la famiglia per lei?
«Molto. Papà Stefano e mamma Daniela mi supportano sempre, in qualsiasi cosa. Poi c'è mia sorella Alice, che come me pratica l'atletica: è al primo anno Cadette».
- C'è rivalità tra voi?
«Talvolta sì, ma ci vogliamo bene. Soltanto qualche giorno fa mi ha confidato di voler provare il salto triplo: staremo a vedere, a conti fatti, chi sarà la migliore».
Alberto Comisso
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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