Un morto a Dolo, le vittime sono 271 I positivi scendono sotto quota 300

Lunedì 18 Maggio 2020
Un morto a Dolo, le vittime sono 271 I positivi scendono sotto quota 300
IL BILANCIO
VENEZIA Il virus continua ad arretrare nel Veneziano, anche se di Covid si continua a morire. Un nuovo decesso ieri a Dolo, che porta a 271 il bilancio totale delle vittime dall'inizio dell'emergenza sanitaria, scoppiata a fine febbraio. Per il resto però i dati diffusi ieri sera dall'ultimo bollettino di Azienda zero confermano il trend di forte calo dei contagi e diffusione della pandemia. Tre i nuovi casi (2.633 i contagiati totali nel Veneziano) per 292 persone al momento positive (11 in meno rispetto a sabato), 72 ricoverati in ospedale (6 in meno rispetto a sabato) e 220 a casa (-5). È la prima volta che si scende sotto quota 300 positivi: Venezia, tra le province del Veneto, è quella con il numero inferiore subito dopo Rovigo (69). Fermo a 5 il numero dei ricoveri in terapia intensiva (tutti a Dolo, che ha un paziente in più rispetto a sabato) mentre continuano a crescere le dimissioni (462 i veneziani che sono riusciti a sconfiggere il virus).
FASE 2
I numeri, in questo momento, stanno ancora facendo riferimento alla Fase 1. Ovvero, il basso numero di contagi e l'arretramento della diffusione, in questo momento, è fermo al regime applicato fino al 4 maggio scorso. Il tempo di incubazione è di 14 giorni quindi da oggi, appunto, si comincerà a valutare il bilancio della Fase 2. Da oggi, cioè, i dati fotograferanno la situazione in base alle misure di contenimento più morbide applicate nelle ultime settimane. Se dovesse essere confermato il trend di calo, allora, la Regione provvederà ad iniziare i preparativi per la Fase 3. In caso contrario, se dovessero registrarsi nuovi picchi e qualche nuova impennata di contagi, non è escluso che si possa fare un passo indietro. L'epidemia, come ha più volte sottolineato anche il direttore generale dell'Ulss 3 Giuseppe Dal Ben, non è superata. I miglioramenti sono lampanti, ma pensare di sottovalutare il pericolo in questo momento potrebbe essere un atteggiamento estremamente rischioso, motivo per cui è fondamentale, secondo le autorità sanitarie, procedere con riaperture graduali e con un prudente ritorno alla normalità. Per il momento ci si rifà al modello di Vo', il paesino padovano in cui si è registrato il primo cluster, primo a essere finito in zona rossa, che continua ad avere solamente un caso positivo ma nessun nuovo contagio.
D.Tam.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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