TRENTO Si è trasformata in tragedia la gita su un ghiacciaio in Trentino di

Lunedì 28 Agosto 2017
TRENTO Si è trasformata in tragedia la gita su un ghiacciaio in Trentino di
TRENTO Si è trasformata in tragedia la gita su un ghiacciaio in Trentino di due famiglie bresciane e di due amici, tutti residenti della zona del lago d'Iseo. Sono saliti in nove sulla Presanella e sono precipitati: due i morti (uno di loro è conosciuto nel mondo dei motori per essere stato il meccanico personale di Max Biaggi), sette i feriti, due dei quali gravi. L'incidente è avvenuto poco dopo le 9.30 di ieri, a oltre 3.000 metri di quota, nel Trentino nordoccidentale.
Si è chiusa così, nel dramma, quella che era iniziata come una giornata d'estate perfetta per un'escursione sulle cime delle Dolomiti del parco Adamello Brenta. Gli alpinisti erano partiti dal rifugio Denza, a 2.298 metri di altitudine, appena sotto la morena del ghiacciaio. Ben attrezzati, si erano incamminati per la via normale in tre cordate, a corda distesa e senza chiodi. Qualcosa però è andato storto per la cordata più in alto, quando erano ormai a circa 3.200 metri di quota, nei dintorni della forcella Freshfield. Hanno perso l'equilibrio o sono scivolati, coinvolgendo nella caduta anche il resto del gruppo. Qualcuno è precipitato per quasi 200 metri.
Sul luogo dell'incidente è intervenuto il Soccorso alpino dei Trentino, coordinato dal presidente Adriano Alimonta, con 15 uomini, tre medici e tre elicotteri, più quello dell'Aiut Alpin dell'Alto Adige, e altri mezzi. Le due vittime sono state trasportate in una camera mortuaria nella vicina Vermiglio, da dove i carabinieri della stazione locale, con i colleghi della compagnia di Cles e quelli di Marone, nel Bresciano, sino sono messi al lavoro per identificare le persone coinvolte, dal momento che non tutte avevano con sé dei documenti. Si tratta di Raffaella Zanotti, 41 anni, e Luciano Bertagna, 45. Quest'ultimo era conosciuto nel mondo della Moto Gp perché è stato meccanico Ducati e personale di Biaggi, ma era anche noto nella sua zona di residenza, perché gestiva un locale. Ricoverato agli Spedali civili di Brescia c'è il marito di Raffaella Zanotti, di 55 anni, mentre i figli, di 13 e 21 anni, si trovano a Trento. L'uomo e l'adolescente risultano entrambi in gravi condizioni. L'altra vittima, Luciano Bertagna, era un amico del gruppo, così come un altro uomo di 47 anni, ricoverato a Trento. Coinvolta nell'incidente una seconda famiglia di tre componenti: il marito, 45 anni, è all'ospedale di Bolzano, in condizioni serie, mentre la moglie, 37, e il figlio, anche lui 13enne, sono a Trento.
Una tragedia del caldo, secondo il presidente Alimonta: con le alte temperature, i ghiacciai diventano molto insidiosi. «Per camminare su un ghiacciaio spiega si può procedere a corda distesa, se si è certi di non perdere l'equilibrio, altrimenti è bene assicurarsi con dei chiodi da ghiaccio, quando ci si sente meno sicuri. Se si procede in più cordate sullo stesso percorso, è utile non andare tutti in colonna, ma scegliere corridoi diversi, in modo da non essere coinvolti in eventuali errori e cadute di chi ci precede e di potere anche essere d'aiuto in caso di necessità».
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