Sicurezza sui bus, Sgb rilancia: «Postazioni blindate per gli autisti»

Martedì 5 Giugno 2018
LA SICUREZZA
VENEZIA Il sindacato generale di base Sgb torna a battere i pugni sulla sicurezza per gli autisti Actv. E lo fa con una lettera inviata ieri ai vertici di Actv e, per conoscenza, al sindaco Brugnaro e agli assessori alla Mobilità e alla Sicurezza, Renato Boraso e Giorgio D'Este. Missiva che chiede una modernizzazione degli autobus e in particolare una postazione blindata per gli autisti e pedane elettriche per i disabili e non più manuali «che consentono - scrive il sindacato - la riduzione al minimo dei rischi»
LE AGGRESSIONI
La lettera trova spunto non solo dall'aumento degli episodi di violenza nei confronti dei dipendenti del settore automobilistico, ma anche dalla notizia che i nuovi e tecnologici bus elettrici al Lido non saranno pronti prima del 2020.
Le aggressioni ad autisti Actv, scrive il sindacato, «si verificano sempre più frequentemente» e per questo ritiene sia utile intervenire con «fattive azioni che consentendo di svolgere in sicurezza il compito delicato di conducenti di autobus, vadano ben oltre al fondo di tutela legale e assicurativa siglato con un istituto importante o all'esprimere tutta la vicinanza dell'amministrazione ai lavoratori aggrediti e feriti».
L'Sgb cita alcuni principi fondamentali e inderogabili della Costituzione, quali la tutela del lavoro in tutte le sue forme e il riconoscimento della tutela della salute ed incolumità come diritto dell'individuo. «Il datore di lavoro - riprende il sindacato - deve adoperarsi per adottare tutte le misure necessarie per la particolarità del lavoro; l'esperienza sulla scorta di eventi già verificatisi e di pericolo già accaduti in precedenza; l'uso di una tecnica, in base alle nuove conoscenze in materia di sicurezza messe a disposizione dal progresso tecnico-scientifico».
AUTISTI BLINDATI
Da qui la richiesta di applicare alcune tecnologie già esistenti sui bus di Actv: «Porta riservata al solo autista che consente di blindare in sicurezza la postazione di guida con pedane per i disabili elettriche e non manuali». Tecnologia quest'ultima, che oltre a proteggere il dipendente gli consentirebbe di non uscire frequentemente dal suo abitacolo durante il servizio, e quindi esporsi meno ai rischi. La lettera conclude invitato i vertici comunali e di Actv «ad attuare le misure tecniche necessarie sopra citate e suggerite, magari acquistando qualche autobus in meno ma dotati di misure di prevenzione e sicurezza idonee a porre i lavoratori nelle condizioni di operare nella maggior sicurezza possibile». Da Avm, ieri, un secco No comment a commentare il comunicato di Sgb. Sulla questione della sicurezza sono già stati attivati tavoli interni all'azienda e in prefettura.
Giorgia Pradolin
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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