PROTEZIONE CIVILE
BELLUNO Scatta l'allerta rossa per la Valbelluna. In 18 ore

Venerdì 15 Novembre 2019
PROTEZIONE CIVILE
BELLUNO Scatta l'allerta rossa per la Valbelluna. In 18 ore cadranno fino a 100 millimetri di pioggia. Metteranno a dura prova il sistema idraulico di fondovalle. Saranno interessati soprattutto i piccoli corsi d'acqua, con possibilità che si verifichino esondazioni e smottamenti. In quota, nelle stesse ore, il manto di neve fresca potrà arrivare fino ad un metro, aumentando il pericolo valanghe già in atto. A fare da detonatore ci penserà il vento di Scirocco che porterà ad un aumento delle temperature, peggiorando l'instabilità dei versanti nevosi e soffiando a forti raffiche sulle dorsali in quota. Soccorso alpino e Carabinieri forestali stanno già monitorando le aree più a rischio, mentre tutti i passi sono stati chiusi al traffico. Chiuse le scuole in ben 39 comuni della provincia.
UNITÀ DI CRISI
Ancora una volta la macchina della Protezione civile regionale, che coordina tutti gli interventi, non si è fatta trovare impreparata. Ieri, l'assessore regionale Gianpaolo Bottacin, nell'ambito dell'Unità di crisi attivata per tutto il Veneto, ha incontrato i sindaci dei Comuni bellunesi interessati dall'ondata di maltempo. Il summit si è svolto a villa Patt di Sedico con lo scopo di coordinare i comportamenti da tenere. Pronti a mobilitarsi anche tutti i gestori dei servizi, dall'energia alla telefonia.
PREVISIONI E SICUREZZA
«Gli strumenti di previsioni messi in campo dalla Regione, frutto di importanti investimenti in questi anni - spiega Bottacin - sono assolutamente affinati e scrupolosi e ci permettono, una volta fatte le opportune valutazioni, di capire le scelte migliori per la sicurezza dei cittadini».
Scelte che, nel caso della chiusura delle scuole o di edifici esposti a particolare rischio, sono state affidate ai sindaci.
«Sono decisioni di prudenza - commenta ancora l'assessore -, frutto di una serie di valutazioni e ragionamenti coordinati e concertati in stretta relazione con i nostri bollettini meteo. Sia ben chiaro - conclude rassicurando i cittadini - che non si tratta di una nuova Vaia».
LIMITE NEVICATE
Il fenomeno di maltempo, iniziato già ieri sera, si protrarrà fino a stasera. Ma già domani pomeriggio riprenderà a nevicare con apporti diffusi oltre i 1300-1600 metri. Oggi, invece, il limite è stato calcolato tra 1200-1400 metri sulle Dolomiti e 1400-1700 sulle Prealpi.
«Come un anno fa - aggiunge Massimo Bortoluzzi, consigliere provinciale delegato alla Protezione civile e alla difesa del suolo - il personale e i tecnici della Provincia sono pronti ad affrontare il prossimo episodio di maltempo, che dall'Arpav ci segnalano come particolarmente importante, ma che speriamo non sia neanche paragonabile a quello dell'ottobre 2018».
NUOVA RIUNIONE
In considerazione del quadro previsionale, il Centro Funzionale decentrato della Protezione civile regionale ha decretato la criticità idrogeologica arancione su Alto Piave Belluno e rossa (fase operativa di allarme) su Piave Pedemontano (Treviso-Belluno) dalle 6 di oggi.
«Questa mattina alle 10 - prosegue Bortoluzzi - ci sarà anche una riunione operativa in Prefettura per l'eventuale e quasi certa apertura della sala operativa e Centro coordinamento soccorsi. Da parte della Provincia, attenzione massima. E l'invito a tutte le persone a usare prudenza e a non esporsi a rischi inutili».
Lauredana Marsiglia
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