Profughi, Vivaro sulle barricate Il sindaco: abbiamo già i poligoni

Martedì 10 Luglio 2018
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PORDENONE «Siamo tra i Comuni in regione che hanno pagato e pagano lo scotto più alto sul fronte delle servitù militari. Con la presenza sul territorio di diversi poligoni attivi diamo già un importante contributo alla richieste nazionali. Per questo riteniamo che la caserma De Michiel debba essere ceduta a titolo gratuito come ristoro alla comunità di Vivaro. E non utilizzata in ipotesi per ospitare uno dei Cpr che la Regione ha intenzione di aprire sul territorio regionale». Non usa mezze parole Mauro Candido, il sindaco di Vivaro che chiude subito la porta a possibili richieste sull'eventuale utilizzo del sito militare dismesso che si trova nel suo Comune. Un no, dopo la disponiblità del sindaco Alessandro Ciriani.
IL PRECEDENTE
Già quattro anni fa - allora vi era pure stato un sopralluogo da parte della Prefettura - l'ex caserma De Michiel era finita nella lista delle ipotesi per ospitare un centro di prima accoglienza per i profughi. Stavolta il sito - altri ve ne sono a Sequals e a Casarsa - sarebbe preso in considerazione per ospitare un Centro di permanenza per il rimpatrio: in pratica una sorta di sito detentivo per clandestini, dal quale i migranti che non hanno ottenuto il permesso di soggiorno non potrebbero uscire in attesa di essere rimpatriati. Ma esattamente come quattro anni fa il sindaco Candido - vicino in quanto di Forza Italia alla nuova maggioranza che guida la Regione - è disposto a fare le barricate.
IL NO SECCO
«In realtà - precisa il primo cittadino - non ho avuto nessun contatto formale in merito a questa vicenda dei Cpr. In ogni caso la nostra posizione resta esattamente quella di quattro anni fa. Ci opponemmo allora e ci opporremmo anche oggi se dovesse concretizzarsi una possibile richiesta. La situazione non è cambiata, anzi. Il sacrificio e la disponibilità che la comunità di Vivaro dà 365 giorni all'anno sul fronte della massiccia presenza di servitù militari ci sembra già sufficiente. Senza che si aggiungano altri disagi per la comunità». E il sindaco elenca le situazioni rispetto alle quali Vivaro è chiamato ormai da molti anni a dare il proprio contributo.
I POLIGONI
«Ci sono - precisa Candido - più poligoni ancora attivi sul nostro territorio. Il Cellina-Meduna, storicamente utilizzato dalla Brigata Ariete, è uno dei maggiori a livello nazionale. Inoltre è attivo il poligono del Dandolo dove, tra l'altro, ci sono delle esercitazioni anche a livello Nato e internazionale. Ma sul nostro territorio, esattamente sull'alveo del torrente Colvera a ridosso delle frazioni di Basaldella e di Tesis, si esercitano anche gli elicotteri dell'Aves Rigel di Casarsa. Insomma, diversi siti che comportano la presenza militare nell'arco dell'intero anno e che quindi causano le inevitabili conseguenze e disagi per la popolazione». Tra le altre cose il sindaco ricorda le moltissime segnalazioni dei cittadini rispetto ai danni alle abitazioni dei centri abitati più vicini alle aree delle esercitazioni. «Sono molti - sottolinea - i danni alle case dovuti alle vibrazioni causate da carri armati ed elicotteri. E pensi - confida il sindaco - che per tutto questo noi dallo Stato riceviamo circa quattromila euro all'anno. Una cifra che rappresenta un insulto per la nostra comunità. Per questo chiedo alla Regione che ci appoggi nella richiesta al Demanio di cessione gratuita al Comune della Caserma proprio come ristoro rispetto a tutti i disagi che la comunità deve subire». Dunque, di Cpr a Vivaro, almeno per ora, non se ne parla nemmeno. Il sindaco è di nuovo pronto alle barricate.
Davide Lisetto
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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