Primi pignoramenti al Consorzio in attesa del concordato preventivo

Giovedì 29 Luglio 2021
Primi pignoramenti al Consorzio in attesa del concordato preventivo
IL CONTENZIOSO
VENEZIA Un pignoramento di poco meno di cento mila euro è stato accordato a una piccola azienda non consorziata che lavora nell'ambito dei servizi alle bocche di porto del Mose. La ditta aveva ottenuto dal giudice, già nei mesi scorsi, un decreto ingiuntivo provvisoriamente esecutivo. Ma l'atto era stato congelato a causa dell'istanza del Consorzio dell'accordo sulla ristrutturazione dei debiti.
Ora che il Tribunale ha bocciato in tronco le istanze del Cvn, giudicando insufficienti le trattative avviate, ecco il temuto via libera ai pignoramenti. Che vengono fatti alla fonte, cioè nei confronti dei pagamenti da parte del Provveditorato delle opere pubbliche al Consorzio.
E come in una partita a scacchi in queste ore il Consorzio passerà al contrattacco con la richiesta di concordato preventivo, nella speranza comunque di raggiungere una transazione con le aziende. Anche per bloccare ulteriori azioni ingiuntive che esporrebbero il patrimonio a un depauperamento consistente.
In questo caso anche i pignoramenti rimarrebbero congelati, ma il denaro non sarebbe nè nella disponibilità delle aziende, ma neppure del Cvn.
L'APPALTO
Nel frattempo sono scaduti i termini della prima gara d'appalto, dopo tanti anni, che non passa più per il Consorzio Venezia Nuova: il Provveditorato alle Opere pubbliche ha infatti indetto una procedura aperta per l'affidamento di un appalto misto di servizi di ingegneria e di lavori con l'incarico di progettare un piano di manutenzione dell'intero Sistema Mose e per l'esecuzione della manutenzione programmata, sia ordinaria che straordinaria. Questo appalto, sperimentale, avrà durata triennale ed escluderà le paratoie e della bocca di Lido Treporti. Solo perchè per questa bocca di porto si è già conclusa per l'ennesima volta dopo tanti contenziosi una gara d'appalto vinta da un raggruppamento d'imprese cui fa da capofila Fincantieri.
FINCANTIERI
E proprio il colosso della cantieristica nazionale si è presentata come unico concorrente per questo appalto da 64 milioni, capeggiando un'associazione di imprese tra cui figurano Kostruttiva, Nautilus, Consorzio Stabile Odos. Ora si dovranno valutare i requisiti tecnici. Con ogni probabilità si dovrà individuare l'area in cui verranno effettuate le operazioni di sverniciatura e riverniciatura delle paratoie, che facilmente sarà a Porto Marghera.
La gara avrà anche un carattere sperimentale, con l'ambizione di ricercare scientificamente e testare dei materiali meno soggetti alla corrosione, visto che le paratoie sono immerse nell'acqua salata e che periodicamente hanno bisogno di essere revisionate.
E si dovrà mettere a punto, per esempio, un sistema di manutenzione e di asportazione della sabbia che affligge in particolar modo la bocca di porto di Treporti, dove gli invasi che ospitano le paratoie rischiano di riempirsi di sabbia e di non permetterne il perfetto alloggiamento in caso di movimentazione. Insomma, servirà un protocollo operativo valido da utilizzare come prototipo.
Raffaella Vittadello
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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