POTENZIALITA'
MESTRE Il successo dell'M9 passerà anche per i giovani, che

Mercoledì 7 Novembre 2018
POTENZIALITA'
MESTRE Il successo dell'M9 passerà anche per i giovani, che significa anche scolaresche e studenti universitari. Allo stesso modo, dal fronte delle scuole c'è la consapevolezza che il museo di via Poerio può essere una straordinaria opportunità per la formazione degli adulti di domani. «M9 ha enormi potenzialità e per quanto ho potuto vedere è stato concepito e realizzato con la capacità di adattarsi a tutti i livelli d'età: può essere usufruito sul piano didattico dai bambini dell'infanzia fino ai giovani che si preparano all'esame di Stato», afferma Roberto Gaudio, preside del liceo Franchetti-Bruno. «Sarà cura del corpo docente riprende il dirigente scolastico selezionare gli spunti più adatti al programma perché i percorsi all'interno del museo sono numerosissimi, la multimedialità consente di spaziare a largo raggio ed è ovviamente soggetta a continui aggiornamenti e a nuove implementazioni. In questo senso credo che M9 possa dare un contributo fondamentale non solo alla crescita della città, su cui si concentrano la maggior parte dei commenti di queste settimane, ma anche e forse soprattutto della persona, per la sua educazione e la sua formazione a tutto tondo». Gaudio è dell'avviso «che gli stessi insegnanti potranno trovare nel museo l'occasione per il loro aggiornamento professionale e sarà importante già dai prossimi mesi inserire le visite all'interno del Piano di offerta formativa e prevedere 3-4 tappe in successione, a cadenza regolare, di modo da poter vedere tutto con il tempo necessario e un minimo di coerenza nell'arco dell'anno scolastico. Allo stesso tempo, anche l'attività laboratoriale sarà fondamentale per avvicinare gli alunni più piccoli al senso e al gusto della ricerca».
IL POLO DI VIA TORINO
Ma quando si dice giovani, si pensa inoltre all'esercito di universitari che studiano nel polo di via Torino o comunque che alloggiano in città. «M9 dovrà rivolgersi anche a loro sottolinea Bruno Bernardi, docente di Ca' Foscari oltre che presidente della Fondazione Bevilacqua La Masa Le premesse sono ottime e sulla riuscita dell'operazione sarà decisiva la qualità della partecipazione: per questo io credo che in quella realtà bisognerà far accadere cose che facciano sentire i ragazzi protagonisti attivi e non solo spettatori. La formula è innovativa e come sempre di fronte alle innovazioni c'è un livello di rischio. All'M9 dovrà succedere quello che anche Ca' Foscari farà con la sua nuova Science Gallery alla Marittima dove il visitatore non va a vedere qualcosa, ma va a giocarsi lui stesso su qualcosa».
A.Spe.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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