Lotta allo smog? C'è ma non si vede Solo due multe nei giorni dell'allerta

Martedì 21 Gennaio 2020
Lotta allo smog? C'è ma non si vede Solo due multe nei giorni dell'allerta
LOTTA ALL'INQUINAMENTO
MESTRE «Lo smog? Abbiamo fatto un paio di multe, ma da noi non siamo mai andati oltre il livello arancione. Non abbiamo grossi blocchi, abbiamo sanzionato i casi più significativi». Le multe sui controlli anti smog, come spiega il comandante Marco Agostini, non sono state poi così numerose. Certo, l'allerta arancione non è quella rossa, però si è protratta per più di dieci giorni consecutivi. Sulla questione, il sindaco Luigi Brugnaro ha un'idea piuttosto chiara: non devono essere le persone ad accolarsi i costi dell'aria pulita. «Chi protesta per il livello di smog elevato ha ragione, io sono d'accordo con lui - spiega - anche se a dire il vero quando vedo che qualcuno attacca al cancello di casa il cartello Basta allo smog che contiene tre auto, mi fa un po' sorridere». La linea di Brugnaro è la stessa di quella del suo collega di Treviso: le caldaie sono peggio delle auto, sul fronte dell'inquinamento.
CALDAIE
«Certo, l'ho sempre detto e lo ribadisco - aggiunge - ma non si possono fare provvedimenti dall'oggi al domani per far cambiare a tutti la caldaia. Ci sono persone che non hanno queste possibilità economiche. Spetta al Governo e all'Europa trovare delle soluzioni fiscali per finanziare in parte questo cambiamento. Poi, a quel punto, Brugnaro imporrà il provvedimento». La stilettata, in questo caso, è diretta a qualche avversario politico. «Non è possibile pensare di far pesare sui cittadini questi costi, non è giusto chiedere a loro di tirar fuori i soldi perché qualche radical chic si ritiene offeso. È una situazione che riguarda tutta la pianura padana, non certo solo Mestre. Per trovare una soluzione dobbiamo lavorarci tutti insieme, noi con Padova e Treviso, perché un provvedimento per un singolo quartiere non serve a nulla».
MOTO ONDOSO
Stessa linea d'onda per quanto riguarda il moto ondoso. «La protesta? Siamo d'accordo, noi siam gli unici ad aver fatto provvedimenti concreti per contrastarlo con il progetto onda zero, prima non era stato fatto niente. Ha fatto bene il prefetto a non concedere il canal Grande, sarebbe stato un precedente pericoloso, la città verrebbe bloccata. Le risposte noi le daremo con le telecamere, dobbiamo andare a fare la fila al ministero per avere le telecamere».
LEGGE SPECIALE
Il sindaco torna anche sulla questione Legge speciale: «A Roma bisogna andare uniti per cercare di ottenere qualcosa, io sono aperto a tutto e a tutti, purché si parli di fare il bene della città. C'è chi, invece, qualche parlamentare, lavora da solo, per dividere e per farsi bello, forse, ma non per fare il bene di Venezia. Sembra che ci sia un disegno di legge speciale di Nicola Pellicani in cui io non sono stato nemmeno coinvolto, di cui io non so nulla. Ha un senso? Se vogliono rendersi utili, piuttosto, chiedano risposte sui 150 milioni per la legge speciale per Venezia chegià c'è. Se vogliono fare qualcosa per la città ci diano i soldi. Per finire di restaurare le case, per la fognatura, per finire la rete antincendio. Per realizzare le opere che servono nei quartieri popolari, dove non è mai stato fatto niente».
D.Tam.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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