LE TESTIMONIANZE
TOMBOLO Ho preso l'aereo questa mattina dalla Sicilia, non potevo non essere qui di persona a dare l'ultimo saluto prima che ad un grande imprenditore, ad una persona energica, che ti sapeva trasmettere entusiasmo e coraggio, carismatica come poche. Non c'è stanchezza in tanti tra dipendenti e family banker Mediolanum, che hanno voluto essere presenti ieri personalmente alle esequie del fondatore e presidente onorario (c'era anche la diretta televisiva). Sono giunti in piazza San Pio X a Tombolo anche da molto lontano, senza timore della lunga trasferta, perchè è come fosse uno di casa.
IL MESSAGGIO
Così una parte d'Italia si è unita a Tombolo, tante persone mischiate con i compaesani che davano del tu ad Ennio Doris - e lui lo avrebbe preteso - in un giorno che tutti avrebbero voluto fosse stato il più lontano possibile. Chi è cresciuto assieme, chi lo ha conosciuto anni dopo incontrandolo in paese, chi invece ha intrattenuto esclusivamente rapporti di lavoro, tracciando un ricordo del finanziere, sembrano ripetere le stesse parole. Quasi fosse un copione. Copione non recitato, parole che vengono dal cuore perchè esprimono la realtà della persona. Persona e famiglia, a cominciare dalla moglie Lina. Persona dolce, sempre alla mano Ennio, sapevamo che era spesso via per impegni, ma quando poteva, tornava qui. Lo si vedeva a messa o al Bar Centrale - racconta il signor Errico Andretta, portalettere in pensione dallo scorso giugno - Portavo la posta anche nella sua abitazione, possono dire di essere stato il suo postino. Ha fatto tanto per il nostro paese sia come opere strutturali che in beneficenza. E' rimasto umile ed era attento e sensibile anche verso le persone a cui la vita aveva tolto qualche cosa. Capiva al volo molte situazioni, non occorreva gli chiedessero niente. Non so come potrà essere adesso - dice un signore con un bel po' di capelli bianchi in testa - Non riesco ad immaginare Tombolo senza Ennio Doris. Qui ci sono e ci sono state persone che hanno fatto strada e sono diventate note, lui era la principale. Sicuramente non sarà dimenticato.
L'INCREDULITÀ
Da un po' di tempo non lo vedevamo qui - racconta una signora - C'è la pandemia, non viviamo più come prima, avevamo saputo che non stava benissimo, ma quando l'altro giorno ho sentito la notizia, no, non ci credevo io come tanti tombolani. Le espressioni di affetto sono vere, sentite. Potrebbe essere facile lanciare superlativi assoluti considerata l'attenzione mediatica dovuta alla caratura di Ennio Doris, ma quelle delle persone sulle piazze ieri a Tombolo non sono frasi fatte ed accanto a chi vuole dire un suo pensiero, tanti ringraziano, tenendo il ricordo intimo. Quasi che ad esternarlo significasse perderlo, oppure tradire una specie di patto. E' stata una giornata toccante. C'è stato un bagno di folla che ha manifestato un grande calore per persona importante. Sono accorsi da tutta Italia, è il pensiero espresso dal sindaco di Tombolo Cristian Andretta.
L'IMPEGNO
Per lui questi giorni sono stati veramente particolari ricoprendo contestualmente le vesti istituzionale, di concittadino e di professionista della Mediolanum. Non facile umanamente anche per lui salutare Ennio Doris. E' stata una cerimonia molto composta nonostante la particolarità della situazione che ha dovuto contemplare varie esigenze - sottolinea - Tutto si è svolto in modo molto familiare, è stato un tributo ad una persona che ha dato tanto come moltissima è stata la commozione, per me è stato anche una sorta di messaggio bellissimo che mi ha dato il concittadino Ennio. Si dovrà girare pagina, guardare verso quel futuro che Doris vedeva presente. Elaborare il lutto, passare dalle tenebre alla luce, da quella tempesta che - diceva lui - prima o poi dovrà finire.
M.C.
© riproduzione riservata
© RIPRODUZIONE RISERVATA TOMBOLO Ho preso l'aereo questa mattina dalla Sicilia, non potevo non essere qui di persona a dare l'ultimo saluto prima che ad un grande imprenditore, ad una persona energica, che ti sapeva trasmettere entusiasmo e coraggio, carismatica come poche. Non c'è stanchezza in tanti tra dipendenti e family banker Mediolanum, che hanno voluto essere presenti ieri personalmente alle esequie del fondatore e presidente onorario (c'era anche la diretta televisiva). Sono giunti in piazza San Pio X a Tombolo anche da molto lontano, senza timore della lunga trasferta, perchè è come fosse uno di casa.
IL MESSAGGIO
Così una parte d'Italia si è unita a Tombolo, tante persone mischiate con i compaesani che davano del tu ad Ennio Doris - e lui lo avrebbe preteso - in un giorno che tutti avrebbero voluto fosse stato il più lontano possibile. Chi è cresciuto assieme, chi lo ha conosciuto anni dopo incontrandolo in paese, chi invece ha intrattenuto esclusivamente rapporti di lavoro, tracciando un ricordo del finanziere, sembrano ripetere le stesse parole. Quasi fosse un copione. Copione non recitato, parole che vengono dal cuore perchè esprimono la realtà della persona. Persona e famiglia, a cominciare dalla moglie Lina. Persona dolce, sempre alla mano Ennio, sapevamo che era spesso via per impegni, ma quando poteva, tornava qui. Lo si vedeva a messa o al Bar Centrale - racconta il signor Errico Andretta, portalettere in pensione dallo scorso giugno - Portavo la posta anche nella sua abitazione, possono dire di essere stato il suo postino. Ha fatto tanto per il nostro paese sia come opere strutturali che in beneficenza. E' rimasto umile ed era attento e sensibile anche verso le persone a cui la vita aveva tolto qualche cosa. Capiva al volo molte situazioni, non occorreva gli chiedessero niente. Non so come potrà essere adesso - dice un signore con un bel po' di capelli bianchi in testa - Non riesco ad immaginare Tombolo senza Ennio Doris. Qui ci sono e ci sono state persone che hanno fatto strada e sono diventate note, lui era la principale. Sicuramente non sarà dimenticato.
L'INCREDULITÀ
Da un po' di tempo non lo vedevamo qui - racconta una signora - C'è la pandemia, non viviamo più come prima, avevamo saputo che non stava benissimo, ma quando l'altro giorno ho sentito la notizia, no, non ci credevo io come tanti tombolani. Le espressioni di affetto sono vere, sentite. Potrebbe essere facile lanciare superlativi assoluti considerata l'attenzione mediatica dovuta alla caratura di Ennio Doris, ma quelle delle persone sulle piazze ieri a Tombolo non sono frasi fatte ed accanto a chi vuole dire un suo pensiero, tanti ringraziano, tenendo il ricordo intimo. Quasi che ad esternarlo significasse perderlo, oppure tradire una specie di patto. E' stata una giornata toccante. C'è stato un bagno di folla che ha manifestato un grande calore per persona importante. Sono accorsi da tutta Italia, è il pensiero espresso dal sindaco di Tombolo Cristian Andretta.
L'IMPEGNO
Per lui questi giorni sono stati veramente particolari ricoprendo contestualmente le vesti istituzionale, di concittadino e di professionista della Mediolanum. Non facile umanamente anche per lui salutare Ennio Doris. E' stata una cerimonia molto composta nonostante la particolarità della situazione che ha dovuto contemplare varie esigenze - sottolinea - Tutto si è svolto in modo molto familiare, è stato un tributo ad una persona che ha dato tanto come moltissima è stata la commozione, per me è stato anche una sorta di messaggio bellissimo che mi ha dato il concittadino Ennio. Si dovrà girare pagina, guardare verso quel futuro che Doris vedeva presente. Elaborare il lutto, passare dalle tenebre alla luce, da quella tempesta che - diceva lui - prima o poi dovrà finire.
M.C.
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