LA CAMPAGNA
PORDENONE Mai così tanti vaccini in arrivo dall'inizio dell'era

Domenica 7 Marzo 2021
LA CAMPAGNA
PORDENONE Mai così tanti vaccini in arrivo dall'inizio dell'era dell'antidoto. Il Friuli Venezia Giulia si prepara a fare il salto di qualità, e proprio nel momento più difficile a causa dell'aumento dei contagi vede la famosa luce in fondo al tunnel grazie a una iniezione di fiducia che arriva dai numeri. A marzo, infatti, sono attese in regione circa 140mila dosi di vaccino, frutto della ripartizione regionale delle 7 milioni di fiale dedicate all'Italia entro il 31 del mese.
IL PROSPETTO
L'attesa, anche in regione, è tutta per l'arrivo del nuovo vaccino, quello monodose di Johnson&Johnson. Ma le consegne saranno realtà solamente ad aprile. I numeri su cui contare per l'accelerazione di marzo sono da considerare senza la nuova arma. La maggior parte del carico arriverà quindi da AstraZeneca, il vaccino che si vorrebbe utilizzare anche per gli anziani over 65 a patto che arrivi l'autorizzazione ufficiale, ma anche quello più semplice da conservare e somministrare tra quelli disponibili. Dovrebbero essere quasi 100mila, in Friuli Venezia Giulia, le dosi attese dalla casa produttrice di Oxford. Mai così tante.
C'è anche da considerare un secondo fattore: per quanto riguarda AstraZeneca, non c'è la necessità di accantonare delle dosi per il richiamo, dal momento che la seconda iniezione può essere effettuata anche dopo dodici settimane dalla prima. Se davvero arrivassero circa 100mila vaccini, quindi, si potrebbero utilizzare tutti e subito. A quel punto diventerebbe ancora più importante capire con esattezza a quali categorie (sopo insegnanti, carceri e forze dell'ordine) poter somministrare le fiale di AstraZeneca
IL VERTICE
Si è riunito ieri il Comitato operativo della Protezione civile nazionale alla presenza del nuovo capo dipartimento Fabrizio Curcio e del nuovo commissario straordinario per l'emergenza Covid Francesco Paolo Figliuolo. A rappresentare la Regione Friuli Venezia Giulia il vicepresidente con deleghe a Salute e protezione civile Riccardo Riccardi. Nel corso dell'incontro è stata compiuta una capillare ricognizione con i rappresentanti istituzionali dei territori, al fine di avere un quadro complessivo della situazione, con specifico riferimento alla campagna vaccinale. Oltre alle varie problematiche di carattere locale, sono emerse una serie di questioni che coinvolgono tutte le Regioni. Un punto messo in evidenza dagli assessori regionali, è stato quello di avere una risposta al bisogno di un'applicazione uniforme nell'individuazione delle categorie che in via prioritaria devono essere sottoposte alla vaccinazione, con particolare attenzione all'area della fragilità fino alla disponibilità della medicina generale. Riccardi, seguito dagli altri assessori regionali, ha posto in evidenza la necessità per le organizzazioni decentrate di far riferimento a un'interpretazione chiara e univoca delle disposizioni centrali, affinché si definisca nel programma vaccinale la collocazione prioritaria di quell'area della fragilità che va dai trapiantati ai disabili, caregiver compresi.
I DATI
Oltre ad AstraZeneca, in Fvg dovrebbero arrivare anche altre 40mila dosi tra Pfizer e Moderna, i primi due vaccini approvati in ordine di tempo. Questi due prodotti serviranno a coprire per intero la categoria degli ultraottantenni ma anche a completare la platea dei disabili. Al momento in regione sono più di 28mila gli anziani con più di 80 anni che hanno ricevuto almeno la prima dose dell'antidoto. E da questa settimana inizieranno anche le chiamate a domicilio, dedicate alle persone con più di 80 anni non in grado di spostarsi per effettuare la vaccinazione nei Distretti sanitari. A loro sarà dedicata l'assistenza domiciliare.
M.A.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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