«L'uomo spesso è un bambino con scarsa educazione sessuale»

Sabato 14 Luglio 2018
«L'uomo spesso è un bambino con scarsa educazione sessuale»
L'ESPERTA
PADOVA Trasgressioni che vanno oltre, alla ricerca di emozioni dirompenti: padri di famiglia all'apparenza pacati, fedeli e innamorati, scoperti in giri di irraccontabili rapporti omosessuali, cupe storie di ricatti, amanti plurimi e scatti di momenti intimi che rischiano di essere esibiti ai quattro venti. È l'estate del famolo strano che più strano non si può? Lo abbiamo chiesto alla sessuologa e psicoterapeuta padovana Serenella Salomoni.
Dottoressa, alla trasgressione non c'è mai fine?
«Ci son trasgressioni soft, come dire da tutti i giorni, e trasgressioni hard, da doppia personalità: coloro che vivono due vite, una in casa con la moglie, una fuori con un altro uomo, non sono persone che vivono bene. Ciascuno di noi deve colloquiare con il proprio io: in questi casi il colloquio interiore non avviene, si raccontano bugie. Le perversioni hanno un difetto: quello di spingersi oltre, fino al bondage da ricovero ospedaliero, alle morti per asfissia, il problema è che si comincia con poco in un crescendo che diventa poi incontrollabile. Insomma, parliamo di vissuti non sereni, che andrebbero attentamente analizzati».
Dinamiche di oggi, o vecchie come il mondo?
«Una volta erano considerate malattie psichiatriche, oggi la società è cambiata: le donne accettano cose più spinte, rapporti a tre, scambi di coppia, ma sempre fino a un certo punto, e solitamente le stranezze le fanno con il proprio partner. Se una coppia è contenta, va bene ma anche lì ci vogliono dei paletti. Se io fumo, mi devo limitare a cinque sigarette al giorno, altrimenti se non metto delle regole le sigarette diventano venti, quaranta, sessanta».
Dal punto di vista dell'accettazione, una donna come fa a capire ed eventualmente a perdonare suo marito se va con un altro uomo, o con un trans?
«Per una donna è semplicemente inaccettabile, sono storie che vengono gestite solamente nel nascondimento e dietro ci sono problemi personali che non sono mai stati affrontati. Uomini e donne hanno sessualità diverse e fanno fatica a capirsi vicendevolmente, spesso l'uomo è un bambino che gioca, vuole il leccalecca: se non l'ha piange e sbatte i piedini, e se non lo ottiene se lo prende. Ci sono tanti uomini che hanno fantasie molto trasgressive, molti altri le mettono anche in pratica».
Qual è secondo lei la soluzione per avere un sano rapporto con il sesso?
«Continuo a ripetere che non riceviamo una buona educazione sessuale, o chiamatela sentimentale se preferite, sia in famiglia che nelle scuole. Ci vuole un'educazione che faccia capire il rispetto dei corpi, del proprio e di quello degli altri. E bisogna anche istruire i genitori affinché abbiano un minimo di controllo, non solo su telefonini e social network, ma soprattutto che sappiano osservare il proprio figlio per intercettare se sta vivendo situazioni particolari, strane. Continuiamo, noi esperti, a parlare di educazione sessuale carente in Italia perchè una certa cultura ha inculcato l'idea che il corpo è peccato, che è meglio nascondere, celare, che certe cose si mostrano, altre no. Incappiamo nel dogma che non si devono commettere atti impuri, che la masturbazione non va bene, che persone dello stesso sesso non devono fare l'amore, praticamente tutto l'opposto di quel che succede nella realtà. Se si tenesse conto delle direttive dell'Oms, lì si troverebbero indicazioni serie. Se si fanno selfie hot tanto per ridere e poi si divulgano con superficialità, se una ragazza manda in giro le sue parti intime, se un ragazzo mette un video a luci rosse su Youtube, queste sono storie che implicano anche un contesto sociale, ma soprattutto un'educazione da rivedere».
Federica Cappellato
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