L'ATTESA
PADOVA «Noi siamo pronti a partire con i centri estivi dedicati

Giovedì 4 Giugno 2020
L'ATTESA PADOVA «Noi siamo pronti a partire con i centri estivi dedicati
L'ATTESA
PADOVA «Noi siamo pronti a partire con i centri estivi dedicati ai bambini dei nidi, ma senza le linee guida del governo non possiamo fare nulla». È di ieri l'annuncio del governatore Luca Zaia che si è detto pronto a far partire in tutta la regione le attività dedicate ai bambini dei nidi. «Stiamo lavorando ad una nuova ordinanza per l'apertura alle strutture per la fascia zero-tre anni ha spiegato il presidente della Regione - Da settimane abbiamo presentato al governo le linee guida per la riapertura, approvate anche dai colleghi delle altre Regioni, ma Roma non ha mai risposto». Zaia ha comunque annunciato che «Noi apriremo, ci assumeremo la responsabilità, che non è una cosa da poco, e riapriremo. Ma si sappia che da Roma non è arrivata la benché minima risposta».
Proprio per discutere sulle modalità per far partire i centri estivi dedicati ai più piccoli, ieri l'assessore ai Servizi scolastici Cristina Piva ha partecipato, in videoconferenza, ad una riunione fiume per fare il punto della situazione. «Noi siamo pronti a partire ha detto l'esponente del Partito democratico ma, come ha spiegato anche Zaia, le linee guida del governo su questo tipo di attività ancora non ci sono. E, senza di queste, si può fare ben poco. Detto questo, noi stiamo lavorando per non farci trovare impreparati. Se arriverà il via libera da Roma, noi siamo pronti a partire per organizzare queste attività dal 6 al 31 luglio». Attività che dovrebbero coinvolgere circa 150 bambini. «Non bisogna, però perdere tempo ha concluso Piva si tratta, infatti, di attività che richiedono un'organizzazione piuttosto complessa. Di conseguenza, non si può fare tutto da un giorno all'altro».
LA PRIORITÁ
Non appena è iniziata l'emergenza Coronavirus, il Comune ha deciso di dimezzare per il mese di marzo la rette per le famiglie che hanno figli alla scuola dell'infanzia o negli asili nido comunali. Per i mesi successivi, poi, le tariffe sono state azzerate. La decisione è stata presa ieri dal sindaco Sergio Giordani e dall'assessore alle Politiche Scolastiche Cristina Piva dopo la seconda settimana di chiusura delle scuole decretata dal Governo. «In questa situazione l'attenzione alle famiglie e alle persone più fragili è per noi una priorità ha spiegato in quell'occasione il sindaco - Come Comune abbiamo tuttavia vincoli precisi di bilancio. È evidente che Governo e Regione dovranno immaginare misure non ordinarie per stare vicino agli enti locali e quindi alla popolazione».
«Alla seconda settimana di chiusura delle scuole non possiamo più parlare di cause di forza maggiore ha aggiunto Piva Abbiamo preso questa decisione per venire incontro alle famiglie che in questo momento stanno affrontando difficoltà anche di altra natura».
Complessivamente gli asili nido gestiti dal Comune sono 17. All'interno di questi esistono cucine interne; solo per l'Asilo nido integrato Girotondo, sprovvisto di cucina interna, il pasto viene preparato e consegnato caldo dalla ditta incaricata del servizio di refezione (menù veicolato). Il menù è preparato, su base mensile e stagionale dalle dietiste del Comune di Padova, in collaborazione con Il servizio nutrizione ed igiene degli alimenti dell'Ulss 6 Euganea. A seconda delle certificazioni Isee fornite dalla famiglie, ogni bambini paga mensilmente per frequentare i nidi da un minimo di 50 euro a un massimo di 471 euro per il tempo pieno. Per il part time si va da un minimo di 30 euro al mese, ad un massimo di 283 euro. Per quel che riguarda le tariffe dei centri estivi, gli importi sono ancora da definire.
Alberto Rodighiero
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci