Il ministro D'Incà: «Ora serve lo studio, Cornuda-Belluno elettrificata nel 2021»

Domenica 26 Gennaio 2020
Il ministro D'Incà: «Ora serve lo studio, Cornuda-Belluno elettrificata nel 2021»
DAL GOVERNO
CORTINA «Ci vuole lo studio di fattibilità da parte della Regione Veneto per dirci quale è il percorso migliore». Sulla questione treno delle Dolomiti a intervenire, ieri mattina, è stato anche il ministro per i Rapporti con il Parlamento Federico D'Incà che segue il dibattito da quando ancora non era parlamentare. Un intervento giunto a stretto giro dalla nascita di una via Agordina, ribattezzata la quarta ipotesi. Una ferrovia che da Belluno salirebbe ad Agordo, strategico alla Luxottica, e poi su a servizio dei comprensori sciistici per arrivare a Cortina grazie ad un lungo tunnel da Caprile. Una novità che non scompone il ministro D'Incà che chiama in causa la Regione Veneto: «Mi ripeto: prima la fattibilità poi una volta che abbiamo il percorso indicato ragioniamo su come trovare i fondi, quali le prospettive e tutto quello che serve anche con una forte vicinanza al Trentino Alto Adige che, secondo me, ha bisogno di un'infrastruttura aggiuntiva. Però ripeto: ci vuole lo studio di fattibilità che ci dica quanto costa, come farlo, dove passare.
ELETTRIFICAZIONE
I soldi sono in mano alla Regione, mi auguro che lo studio ci possa essere consegnato in brevissimo tempo». E giusto per ribadire la massima attenzione al territorio D'Incà aggiunge: «Intanto mancavano, e li abbiamo trovati, i 130 milioni per completare l'elettrificazione da Belluno a Montebelluna; le risorse sono già a disposizione e i lavori stanno per iniziare e verranno terminati in un breve periodo, prima del 2021. E' un grande passo avanti».
LA STRADA
D'Incà è anche intervenuto sulla questione strada statale di Alemagna, e relative varianti: «Da qui ai prossimi due anni saranno fatte» assicura il ministro per i rapporti con il Parlamento Federico D'Incà che giusto un anno fa, quando non era ancora ministro e c'era il primo governo Conte, era salito in Cadore e Valboite per incontrare i sindaci e fare il punto della situazione in una riunione, presente anche Anas, fatta in Magnifica Comunità. Sul tappeto le varianti di Tai, Valle e San Vito di Cadore. Nella stessa giornata in Ampezzo si era fatto il punto anche su quella di Cortina. A che punto sono le pratiche? «Vedo che le varianti stanno venendo avanti, - assicura D'Incà che aggiunge - dallo scorso anno sono stati aggiunti altri 130 milioni di euro per un investimento complessivo di 300 milioni sulla statale 51 e 51 bis di Alemagna. Sono molto soddisfatto ma è chiaro che i tempi non sono sempre quelli che vorremmo, ci vogliono tempi più lunghi di quelli inizialmente ipotizzati. E' già stato detto che le opere non saranno pronte per i Mondiali del 2021 ma io credo che nel 2023 riusciremo finalmente ad aver conclusi i lavori e quindi in vista delle Olimpiadi 2026. Di positivo c'è poi il miliardo di euro messo per le Olimpiadi di Milano e Cortina, sono investimenti che mi auguro possano risolvere due punti critici quali la circonvallazione esterna di Cortina e l'altro, il passaggio di Longarone, dove abbiamo assolutamente bisogno di risolvere il problema delle code in uscita. Da ottimista quale sono vedo il bicchiere pieno, quando ci sono i finanziamenti è così; per quanto riguarda i tempi degli appalti sono più lenti di quanto pensavamo e di questo mi dispiaccio. Su Valle di Cadore c'è già il via libera dalla Commissione Via, valutazione impatto ambientale, per Tai e San Vito dovrebbe essere questione di poco ormai».
Giuditta Bolzonello
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