Il Friuli Venezia Giulia finisce nella bufera mediatica per un post offensivo nei

Venerdì 22 Gennaio 2021
Il Friuli Venezia Giulia finisce nella bufera mediatica per un post offensivo nei confronti della senatrice a vita Liliana Segre, sopravvissuta ad Auschiwtz. A pubblicarlo è stato il gestore della malga Pramosio, struttura di proprietà regionale in Comune di Paluzza e teatro dell'eccidio nazifascista del 21 luglio 1944.
A scatenare la tastiera di Marino Screm, il fatto che la senatrice abbia votato la fiducia al Governo Conte. A reagire per primo è stato il presidente del Consiglio regionale, Pier Mauro Zanin, che ha bollato il post come «un insulto ingiustificabile e vergognoso», sostenendo la necessità «di attivare immediate procedure di verifiche» sull'autore, posto che «gestisce un bene regionale ad alto impatto simbolico». Molte le voci seguite a stigmatizzare l'accaduto, mentre in parallelo il post veniva rimosso e arrivavano le scuse formali di Screm, con l'assunzione personale della responsabilità dello scritto, svincolando dalla vicenda la società gestore della malga: «Ci sono dei fatti per i quali non si può far altro che scusarsi, fermamente senza se e senza ma. Mi scuso, dunque, con la senatrice a vita Liliana Segre per le inqualificabili parole nel post, naturalmente attribuibili a titolo personale».
Lanfrit a pagina VII
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