«Il corpo non si troverà più»

Sabato 10 Dicembre 2016
«Il corpo non si troverà più»
Il delitto di Isabella Noventa è giunto a una svolta: nella giornata di ieri il pubblico ministero Giorgio Falcone ha notificato la chiusura delle indagini. Freddy Sorgato di 47 anni, la sorella Debora Sorgato di 45 anni e la tabaccaia di Camponogara Manuela Cacco di 54 anni, sono accusati di omicidio premeditato in concorso e di occultamento di cadavere. Inoltre Cacco è anche accusata del reato di atti persecutori nei confronti della segretaria di 55 anni di Albignasego. Per l'accusa il trio ha ucciso Isabella colpendola alla testa e soffocandola, nascondendone poi il cadavere affinchè non venga mai ritrovato. Nulla invece ha espresso il sostituto procuratore in merito al movente del delitto.
Tutto è iniziato la sera del 15 gennaio, quando Isabella Noventa è uscita a cena con Freddy Sorgato, il ballerino di Noventa. I due hanno mangiato una pizza al locale Est Est Est di Lion di Albignasego, poi sono saliti a bordo dell'auto di Freddy, un'Audi Avant bianca, e si sono diretti alla villa dell'autotrasportatore in via Sabbioni 11 a Noventa. E qui, secondo la ricostruzione fornita dagli inquirenti, sono entrate in scena Debora Sorgato e Manuela Cacco. Debora, sorella di Freddy e donna delle pulizie, appena Isabella ha varcato la soglia della casa del ballerino la avrebbe colpita alla testa con una mazzetta da muratore e poi soffocata con una corda. Quindi, insieme al fratello, ne avrebbe occultato il cadavere. A questo punto è scattata la messinscena: Freddy ha detto a Cacco, che intanto stava girando in auto attorno alla villa del ballerino in attesa di un segnale, di indossare il giubbetto bianco di Isabella. Quindi il trio si è diretto in centro e qui Cacco è volutamente passata sotto alcune telecamere di videosorveglianza per essere scambiata per Isabella e fornire un alibi a tutti loro. Poi Cacco è andata a ballare con Freddy e Debora è rientrata a casa, non prima di avere avvisato il suo ex compagno Giuseppe Verde maresciallo dei carabinieri.
L'indomani, sabato 16 gennaio, Paolo Noventa fratello di Isabella, preoccupato per le sorti della sorella si è recato a casa di Freddy per avere spiegazione, ma non ha ottenuto risposta. Così è andato in questura dove ha presentato domanda di scomparsa di Isabella. Quarantotto ore più tardi sono scattate le indagini della Squadra mobile, che la sera del 16 febbraio hanno portato all'arresto di Freddy, Debora e Manuela. Il ballerino davanti al Gip ha dichiarato di avere soffocato e ucciso Isabella durante un gioco erotico, e di averne gettato il corpo nelle acque del Brenta.
Ma il movente del delitto? Non è chiaro, sarebbe un misto di gelosia di Cacco per Isabella, e soprattutto una questione di soldi. E poi l'omicidio è ancora pieno di punti oscuri. Ad esempio il 7 marzo il maresciallo Verde ha fatto trovare agli investigatori, in un lato del suo armadio utilizzato da Debora, due pistole con tanto di munizioni e 124 mila euro. Denaro che sarebbe il frutto di una grossa vincita al gioco effettuata da Isabella. Ma su armi e banconote non è stata trovata alcuna impronta nè del trio in carcere e nè del militare. E poi la figura del carabiniere, del tutto estraneo al delitto, ma che è iscritto nel registro degli indagati per i reati di violazione del segreto d'ufficio e accesso abusivo alla banca dati delle forze di polizia. Avrebbe effettuato un paio di controlli allo Sdi (sistema d'indagine) su Isabella. Controlli che aveva fatto tra il 2013 e il 2014, e che poi non ha più ripetuto.

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