IL CASO
PORTOGRUARO Coppie divise dal confine e dai dpcm, partner che vivono

Sabato 5 Dicembre 2020
IL CASO
PORTOGRUARO Coppie divise dal confine e dai dpcm, partner che vivono a pochi chilometri di distanza a cavallo tra Friuli e Veneto ma che durante le festività natalizie non potranno abbracciarsi. E c'è già chi protesta. Secondo quanto disposto dal Governo, tranne qualche eccezione, non sarà infatti possibile muoversi da una regione all'altra. Nel Portogruarese si è sollevato il polverone con decine di coppie preoccupate, mentre c'è chi ha già ribadito che al cuor non si comanda. È il caso di Cristian, 35enne di Pramaggiore ma residente a San Donà. «Da marzo convivo con la mia fidanzata a Pordenone - spiega Cristian - la mia è sicuramente una situazione ingarbugliata ma non sarà l'unica. Sono residente a San Donà in un appartamento che ho venduto proprio la scorsa settimana, perchè nel frattempo convivo con la mia compagna a Pordenone. I miei genitori vivono a Pramaggiore che è il paese in cui sono cresciuto. Con il nuovo Dpcm sono costretto a non andare in Friuli e a rimanere in Veneto dove non ho più alcun posto in cui dormire. I miei genitori sono anziani. Io sono un autista di autobus e non me la sento di mettere a rischio mamma e papà. Sono tornato a lavorare la scorsa settimana dopo un mese di convalescenza per aver contratto il Covid. Se non posso andare in quella che da marzo è di fatto la mia abitazione cosa dovrei fare. Nonostante per me sia una necessità, che io vada a Pordenone nell'abitazione della mia fidanzata non è contemplato. Non posso far altro che trasgredire nella speranza che tutto fili liscio». In questa terra di confine, dove le problematiche sono moltissime proprio per regolamenti e leggi diverse tra regioni, tante le coppie si trovano in una condizione simile a quella di Cristian e la sua fidazata. «Sono preoccupata - ammette Mara di Teglio Veneto - Convivo con il mio compagno a Pordenone, a un tiro di scoppio da Teglio dove sono residente con i miei anziani genitori. Con questo Dpcm non posso andare in Friuli anche se da qualche mese convivo con il mio fidanzato. Se dovessi incappare in un controllo sarei irregolare perchè ufficialmente residente in Veneto ma ufficiosamente in Friuli Venezia Giulia. Stando al decreto dovrei passare forzatamente le vacanze di Natale con i miei anziani genitori, andare a Pordenone per lavorare e poi rientrare a Teglio Veneto». Un dilemma per decine di coppie anche di Annone o San Michele al Tagliamento che si ritrovano con la propria amata a poche centinaia di metri a Pravisdomini o a Latisana ma che non si possono incontrare. «Moltissimi utenti sono preoccupati - spiega Francesco Venudo, moderatore della pagina Facebook Sei di San Michele al Tagliamento se - c'è un acceso dibattito in merito». «È una vergogna. Ci sono diverse persone sole che non potranno stare con figli e nipoti a Natale perché abitano a pochi chilometri ma in un Comune diverso. Però nelle grandi città saranno liberi di circolare» evidenzia Ari. Una signora sanmichelina di 71 anni è preoccupata invece per la sua salute:  «Eccomi... per le feste tutta sola. Mia figlia vive a 4 chilometri in Friuli, ed io ho anche problemi di salute». «Trovo queste regole indecenti - afferma Consuelo - penso a mio papà che è a San Michele e io a Maniago... sono furiosa».
Marco Corazza
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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