Igienizzazioni e imbarazzi: nuove regole, vecchi problemi

Lunedì 21 Settembre 2020
Igienizzazioni e imbarazzi: nuove regole, vecchi problemi
I PROTOCOLLI
BELLUNO Il bilancio della prima giornata di votazioni è stato positivo. Almeno in linea generale. Nel capoluogo si sono verificati alcuni piccoli disagi legati soprattutto ai presidenti di seggio che hanno dovuto aspettare gli operatori delle pulizie fino a tardi per poter sigillare il materiale e tornare a casa. Inoltre, sabato, il Dipartimento di Prevenzione ha comunicato che lo scrutinatore di un seggio era entrato in contatto con una persona trovata positiva al Covid-19. Dopo l'esecuzione del tampone, nell'immediatezza si è discusso su come affrontare il problema. Il rischio era che il seggio rimanesse chiuso. Così si è deciso di sospendere le operazioni e nominare un nuovo scrutatore.
MASCHERINE
Nel capoluogo ci sono 34 seggi distribuiti in 16 edifici. Ieri si è votato dalle 7 alle 23 sia per le Regionali che per il Referendum costituzionale sul taglio dei parlamentari e si continuerà oggi dalle 7 alle 15. È la prima votazione dell'era Covid. Di conseguenza la parola d'ordine è una sola: mascherina. A seguire, una serie di piccole novità e regole che elettori e componenti del seggio devono rispettare. All'interno della stanza dove avvengono le votazioni è necessario far girare l'aria ogni 15 minuti. Il presidente e i suoi segretari devono cambiare la mascherina dopo circa quattro ore e stare ad almeno un metro di distanza gli uni dagli altri. I guanti sono obbligatori solo durante lo spoglio delle schede. A due metri dalla postazione del presidente, fissato a terra, c'è un nastro bianco e rosso. È il punto in cui si deve fermare l'elettore. Fuori dalla stanza ce ne sono altri posizionati a circa un metro di distanza. Per votare l'elettore si igienizza le mani e consegna la carta d'identità al presidente. Seguono il riconoscimento tramite abbassamento della mascherina e, infine, ritiro della scheda e votazione.
ELETTORI IMPREPARATI
«Ah ma ci sono due elezioni?». E poi: «Ma la tessera elettorale non me la date voi?». Sono alcune delle domande che gli elettori hanno rivolto ieri ai presidenti di seggio. Qualcuno ha anche chiesto come fare per mettere la croce a favore di uno dei candidati (specificando il nome). «Non può dirmi la sua preferenza» ha risposto il presidente di seggio. «No certo ha continuato imperterrito l'uomo Ma la dico solo a lei. Come faccio?». Piccoli siparietti che hanno movimentato la lunga giornata. In generale sono state rispettate le regole anti-contagio e alcuni elettori si sono presentati addirittura con i guanti.
INCOLONNAMENTI
Piccole code si sono verificate alle scuole Gabelli al Parco Bologna. L'ufficio elettorale di Palazzo Rosso, alle 21.30 di ieri sera, ha dichiarato di non aver ricevuto segnalazioni di criticità e che «tutto si è svolto in modo regolare». In realtà qualche piccolo disagio c'è stato. Su indicazioni del Comune, i presidenti di seggio devono aspettare l'igienizzazione della ditta delle pulizie prima di sigillare il materiale ed è qui che si è creato il qui pro quo.
IL NODO IGIENIZZAZIONI
«Ieri sera (sabato per chi legge, ndr) ho aspettato due ore in macchina al freddo - ha raccontato Paolo Zaltron, presidente di seggio a Visome Chi apre i seggi il giorno dopo? Io mi alzo alle 5.30 del mattino. Altrimenti pulisco io la stanza». Le squadre che devono igienizzare i 33 seggi (uno è l'ospedale e quindi non serve) sono tre. Quindi una squadra deve pulire 11 seggi in appena due ore. Ieri avevano tempo dalle 15 alle 17 e hanno continuato fin dopo le 19. Alla chiusura dei seggi, alle 23, c'è stata un'altra attesa di un paio d'ore. Piccoli disguidi anche a Lentiai (Borgo Valbelluna) dove alcuni cittadini, sprovvisti della tessera elettorale nuova e impossibilitati a raggiungere il Comune, hanno preferito non votare.
Davide Piol
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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