I TRASPORTI
SAN DONÀ «Sarebbe stato meglio chiudere prima le scuole».

Martedì 9 Marzo 2021
I TRASPORTI
SAN DONÀ «Sarebbe stato meglio chiudere prima le scuole». Ne è convinto Fabio Turchetto, presidente di Atvo che finora ha garantito il trasporto scolastico dei circa 4mila studenti che gravitano a turno nel Sandonatese. «Da settimane i contagi sono in aumento - spiega Turchetto dispiace perché avevamo appena riorganizzato il servizio al 50%, ora si torna indietro. La stima del calo delle corse è attorno al 70%, con ricadute economiche importanti, in pratica quello che era già accaduto lo scorso anno. L'aspetto tragicomico è che da qualche settimana ci si era accorti che i contagi stavano riprendendo, perché le scuole tengono monitorati questi aspetti. In questi casi serve prendere decisioni che fanno male ma servono. Non metto in discussione il provvedimento perché la salute viene prima di tutto ma proprio per questo si sarebbe potuto chiudere prima, quando si iniziava a vedere l'incremento dei contagi. Solo il piano vaccinale per tutti eliminerà il problema, i ragazzini per fortuna di solito non finiscono in terapia intensiva, ma portano il virus in casa, contagiando i familiari». Intanto i dirigenti scolastici stanno valutando come gestire la didattica a distanza, in attesa di ricevere conferma della chiusura da giovedì dall'ufficio scolastico regionale, il problema che accomuna medie e superiori è la connessione internet. La situazione sanitaria nel Sandonatese sembra meno complicata rispetto al Portogruarese. Sul ritorno a distanza Vincenzo Sabellico dirigente dell'istituto commerciale Alberti spiega che «dal punto di vista organizzativo siamo pronti, gli insegnanti sono preparati per fare lezione anche da casa. La limitazione maggiore riguarda la socialità dei giovani: da sempre a scuola ci si incontra, si discute, ci si confronta, senza questo gli studenti perdono molto per la loro crescita. Per chi ha già qualche difficoltà di concentrazione sarà più complicato studiare, anche se si tratta di un rischio necessario per preservare la salute. Finora le classi si erano alternate, e anche in questa fase abbiamo prestato agli studenti 45 dispositivi mobili, tra pc e tablet, e messo a disposizione altrettanti router e schede sim per i telefonini». Anche Andrea Carrara, dirigente dell'istituto scolastico Schiavinato, sottolinea che «la scuola è pronta alla didattica a distanza, i docenti faranno lezione per lo più in sede, in questo periodo è accaduto per l'isolamento fiduciario delle classi. In settembre, inoltre, i docenti hanno partecipato ad alcuni corsi di formazione interni. Le famiglie si sono dotate quasi tutte di computer, dopo lo scorso anno. Qualche problema è dato da internet, ci sono diverse aree in periferia senza copertura adeguata e anche nei plessi scolastici non arriva la fibra, quando ci sono tanti accessi ci sono difficoltà di connessione».
Davide De Bortoli
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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