Grandi navi, sdoganata Marghera

Mercoledì 24 Luglio 2019
IL VERTICE
VENEZIA Poco meno di due ore di incontro per capire non se ma quando l'idea delle banchine provvisorie potrà diventare realtà. L'udienza al Ministero delle Infrastrutture degli operatori portuali e delle autorità che hanno il governo della laguna è servita più che altro a registrare l'apertura che il ministro Danilo Toninelli ha fatto nei confronti delle banchine di Porto Marghera, fino a un paio di settimane fa completamente escluse dai giochi.
A fargli cambiare idea è stato certamente l'uno-due subito dal sistema portuale tra il 2 giugno e il 7 luglio, con una nave finita in banchina e un'altra che ha rischiato di finirci, nel bel mezzo della tempesta.
FUSINA E MARGHERA
Ciò che il ministro voleva sentire è se le autorità hanno fatto i compiti a casa, cioè verificato la fattibilità tecnica del trasferimento temporaneo di una parte del traffico passeggeri sulle banchine solitamente occupate da merci, container e camion. Il presidente dell'Autorità di sistema portuale, Pino Musolino, ha portato alcuni piani in cui si ipotizza l'utilizzo delle cosiddette banchine diffuse, fino a quando non sarà stata trovata una soluzione migliore per portare le navi fuori da San Marco e dalla laguna.
Confermata la volontà di portare alcune navi sulle banchine dei traghetti di Fusina, così come ipotizzato da Andrea Gersich, Renato Darsiè, Renzo Scarpa e Ottavio Serena. Non è ancora chiaro dove i traghetti sarebbero spostati, ma l'ipotesi piace soprattutto perché tra pochi mesi la seconda darsena sarà stata scavata e ci saranno altre due banchine. Poi allo studio ci sono gli approdi tra i container e le rinfuse.
CROCIERE E TERMINALISTI
La prossima settimana, a raggiungere il ministro a Roma saranno i rappresentanti delle compagnie crocieristiche, la loro associazione (Clia Italia) e i terminalisti delle merci, che sono contrarissimi alla commistione ei traffici poiché temono di perdere navi e lavoro a causa di quelle che loro chiamano le navi bianche. Il ministro, però, è intenzionato ad andare avanti e a risolvere la questione entro l'estate, almeno con il trasferimento di due o tre navi per volta.
FUSINA E IL PORTO
Dopo aver respinto su tutta la linea l'ipotesi Fusina, il Porto riceverà tra il 6 e il 7 di agosto i quattro proponenti (un direttore di agenzia di viaggio, un ex consigliere comunale e due consiglieri in carica). È previsto proprio un incontro con il presidente Musolino, al quale consegneranno tutte le carte in loro possesso.
Tra le varie cose, porteranno i dati delle caratterizzazioni dei fanghi del canale industriale Nord fatte durante il periodo commissariale.
«Quei fanghi sono tutti inquinatissimi - affermano - categoria C o oltre C e chi conosce la zona dice che a terrà è anche peggio. Questo per far capire a chi continua come il sindaco a propugnare quella soluzione si apre a scenari spaventosi in quanto a tempi, autorizzazioni e costi. Al contrario, i fanghi scavati a Fusina per realizzare la darsena traghetti sono tutti A e al massimo B, quindi puliti e utilizzabili anche in laguna».
Michele Fullin
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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