Dimissioni per Lorenzoni, ma deve stare in isolamento

Mercoledì 16 Settembre 2020
Dimissioni per Lorenzoni, ma deve stare in isolamento
LA GIORNATA
PADOVA Arturo Lorenzoni ieri pomeriggio è stato dimesso dal reparto di Malattie infettive dell'ospedale di Padova, ma resta in isolamento. Le condizioni del candidato governatore del centrosinistra sono complessivamente buone, ma il tampone è risultato ancora positivo. E, proprio per questa ragione, è tenuto all'isolamento domiciliare fino a quando sarà negativo e quindi guarito. Lo spiega in una nota ufficiale il suo staff. «L'ex vicesindaco sta bene, ma i medici suggeriscono riposo nei prossimi giorni. Questo non impedisce ad Arturo Lorenzoni di essere presente e al fianco di tutti coloro che lo sostengono negli ultimi giorni di campagna elettorale». Lorenzoni è risultato positivo al Covid venerdì 4 settembre. Due giorni dopo, durante un collegamento con il candidato sindaco di Venezia Pierpaolo Baretta e il ministro Francesco Boccia, è svenuto ed è stato accompagnato in ambulanza in ospedale per poi essere ricoverato al reparto di Malattie infettive. Ieri pomeriggio alle 15 è stato dimesso. Molto probabilmente il candidato del centrosinistra domenica dovrà votare da casa.
LA NOVITÁ
Si trasferisce intanto davanti al Pronto soccorso pediatrico il servizio di screening per coronavirus dedicato ai più piccoli. La decisione arriva dopo il boom di richieste raccolte negli ultimi giorni dal personale medico e sanitario del reparto di Malattie infettive dell'Azienda ospedaliera. Con l'apertura delle scuole si è triplicato il numero di mamme e papà che portano i figli a sottoporsi al tampone. Tra venerdì scorso e lunedì, infatti, lunghe code si sono formate all'esterno dell'edificio degli Infettivi, facendo scattare l'allarme. C'è chi ha atteso sotto al sole in coda per oltre un'ora. «Nella giornata di lunedì abbiamo effettuato 700 tamponi ricorda il direttore sanitario Daniele Donato -. I bambini sono stati circa 150, tutti con impegnativa del medico. Fino alla scorsa settimana erano appena quaranta al giorno. Per cercare di risolvere il problema installeremo dei container all'esterno del Pronto soccorso pediatrico e sposteremo lì i tamponi». Ma questo non sarà l'unico cambiamento. «I tamponi da effettuare prima del ricovero dei pazienti, come da disposizioni aggiunge Donato andranno su prenotazione e saranno spostati in un'altra sede. Quindi nel reparto di Malattie infettive arriveranno solo utenti adulti e con sintomi. La domanda è esplosiva perché siamo gli unici a lavorare dieci ore al giorno e l'accesso è libero».
IL BOLLETTINO
L'ultimo bollettino registra otto nuovi casi di Covid tra martedì e mercoledì in provincia di Padova. I positivi sono 282. Attualmente si trovano in isolamento domiciliare 801 padovani, di cui 265 di rientro da un viaggio da un Paese a rischio e 345 contatti stretti di soggetti positivi. All'Ulss 6, infine, si accende la polemica sul premio dedicato agli operatori sanitari per i sacrifici sostenuti durante il periodo più duro dell'emergenza coronavirus. Ad alzare la voce è Stefano Tognazzo della Uil, che nei giorni scorsi ha inviato una richiesta di chiarimenti alla Regione, alla direzione di via Scrovegni e al Dipartimento di Prevenzione. «Non è chiaro il metodo di attribuzione del bonus fa sapere Tognazzo - Ad un operatore sì e all'altro no. E nel momento in cui vengono chieste delucidazioni, c'è il silenzio».
Elisa Fais
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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