Da due settimane in 20 fuori casa: tutta l'area e la strada sono blindate

Giovedì 14 Febbraio 2019
Da due settimane in 20 fuori casa: tutta l'area e la strada sono blindate
AGORDO
Da dieci giorni venti persone sono fuori casa. Per loro, oltre alla paura, gli inevitabili disagi logistici che questo può comportare. Ma anche economici in quanto più famiglie, non avendo parenti o amici disponibili a ospitarli, hanno dovuto prendere in affitto un appartamento. «Siamo pronti a risarcire parte del danno attraverso il fondo Welfare della Provincia», è stato assicurato ieri dai rappresentanti di Palazzo Piloni e dal sindaco Sisto Da Roit. Primo cittadino che al momento consente l'accesso alle abitazioni ai residenti solo per prelevare oggetti e per alimentare gli animali da cortile come galline e conigli. Per il resto vige il divieto assoluto - per persone e veicoli - di avvicinarsi a quel centinaio di metri dove potrebbe cadere un altro masso. Attivo anche un servizio di sicurezza, da parte delle forze dell'ordine, contro eventuali episodi di sciacallaggio: in supporto ai carabinieri di Agordo sono state destinate altre pattuglie.
LA COLLABORAZIONE
I presenti all'incontro, gli sfollati di Bries, hanno manifestato la propria collaborazione agli addetti ai lavori con proposte operative come «la necessità di ripristinare lo scarico sotto strada che convogliava l'acqua che tende a ristagnare alle spalle delle case. E' da anni che è stato rotto e mai più rimesso in funzione». «Ringrazio i cittadini - ha sottolineato Da Roit - per la pazienza che stanno dimostrando. Purtroppo ne servirà ancora ma penso ne valga la pena se poi il problema verrà risolto e consentirà di vivere in queste case con più serenità. Per quanto riguarda le due attività commerciali che non stanno lavorando, comprendo bene anche le loro esigenze. Ora, con la perizia geologica alla mano, potrò confrontarmi con le istituzioni per cercare di individuare una deroga».
PALAZZO PILONI
Il consigliere provinciale con delega alla difesa del suolo e alla protezione civile Massimo Bortoluzzi ha espresso soddisfazione per l'operatività messa in atto dagli uffici preposti agli interventi di settore: «Ringrazio il nostro Servizio e il dottor Doglioni per il lavoro svolto in questi giorni, finalizzato all'individuazione della migliore e più praticabile soluzione volta a consentire ai cittadini evacuati di poter rientrare nelle proprie abitazioni a lavori ultimati con la necessaria e dovuta tranquillità. I tempi dedicati a questo delicato lavoro (11 giorni dalla segnalazione dell'evento alla messa in campo dell'impresa ieri ndr) sono stati indispensabili e, senza dubbio, brevi, vista la portata del fenomeno studiato e collocato in un'area ad elevato rischio. Per questa somma urgenza si è deciso di impegnare il significativo importo di 315mila euro, circa un terzo della cifra complessiva a bilancio in questo ambito: ciò consentirà la messa in sicurezza di Bries. Certo è che da qua in avanti lavoreremo, come Provincia ma spero anche come Comuni, per diffondere una maggior consapevolezza edificatoria: è impensabile, infatti, che si costruiscano case in zone altamente pericolose com'è questa di Bries».
R. G.
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