Caorle, Motta di Livenza e Peschiera nel mirino

Mercoledì 3 Ottobre 2018
Caorle, Motta di Livenza e Peschiera nel mirino
Il furto al santuario di Lendinara aveva provocato un'immensa ondata di sdegno e fin dai primi momenti, è apparso un caso non isolato. Nella notte fra il 2 e 3 dicembre dello stesso anno, i ladri hanno assaltato la cappella votiva del santuario della Madonna dei miracoli di Motta di Livenza, nel trevigiano, cercando invano di sfondare la vetrata che protegge la statua della Vergine. Alla fine sono riusciti ad appropriarsi solo di qualche oggetto d'oro. Nella notte tra il 14 e 15 dicembre, invece, nel mirino dei ladri sacrileghi è finita la Madonnina del mare conservata nel Duomo di Santo Stefano a Caorle, dove sono stati rubati tutti gli ex voto. Due volte, invece, hanno preso di mira il santuario della Madonna del Frassino di Peschiera del Garda, il 5 giugno di quello stesso anno e il 16 novembre successivo. Sempre con modalità analoghe e mirando sempre a ex voto e oggetti in oro, per un valore stimato in 50mila euro, che sembrano essere stati rivenduti all'estero. Ai militari polesani arriva il riconoscimento del presidente della Regione Luca Zaia: «I miei complimenti ai carabinieri della Stazione di Lendinara per aver individuato i responsabili dei furti. Mi auguro che gli autori di queste profanazioni, che hanno violato luoghi cari ai veneti come il santuario di Caorle, quello di Motta di Livenza e la Madonna del Frassino di Peschiera, siano presto assicurati alla giustizia».
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