Brugnaro: «Rilascio immediato» Il Consiglio prepara una mozione

Mercoledì 26 Maggio 2021
Brugnaro: «Rilascio immediato» Il Consiglio prepara una mozione
LE REAZIONI
VENEZIA Si fanno sentire i politici, si muovono le istituzioni cittadine, ma non solo. Perché al caso di Marco Zennaro, l'imprenditore veneziano detenuto in Sudan, si starebbe interessando anche il Quirinale. Ieri, su Facebook, il sindaco Luigi Brugnaro si è schierato per l'imprenditore detenuto in «condizioni disumane»: «Deve essere immediatamente rilasciato! Una situazione inaccettabile per cui chiedo un intervento immediato di Luigi Di Maio». Posizione comune a tutte le forze politiche, pur con le solite punzecchiature tra partiti di schieramenti diversi.
A livello cittadino, in arrivo una mozione unitaria del Consiglio comunale «per liberare Marco Zennaro». Il capogruppo di Terra e acqua, Marco Gasparinetti, ieri è stato il primo a depositare un testo che impegna sindaco e Giunta a intervenire sul Governo. Sottoscritto dal gruppo consiliare del Pd che, in una nota, sottolinea che «a livello nazionale si stanno mobilitando in molti. Proprio oggi (ieri, ndr.) la viceministra Marina Sereni ha avuto un colloquio telefonico con il sottosegretario agli Esteri sudanese... Anche il Comune deve fare la sua parte e intervenendo con tutti i mezzi possibili per far pressione affinché Marco Zennaro possa essere salvato e tornare a casa». Pronta a far sottoscrivere lo stesso testo si è detta la stessa presidente del Consiglio comunale, Ermelinda Damiano: «Vogliamo arrivare ad una mozione condivisa da tutti. Penso sia volontà di tutti dare una segnale come città. Siamo di fronte a una vicenda drammatica, bisogna agire in fretta».
Del caso Zennaro si è parlato anche in Consiglio regionale. Il capogruppo di Liga Veneta per Salvini premier, Giuseppe Pan, ha presentato una mozione pro Zennaro, polemizzando con quella in discussione proprio ieri per il rilascio di Patrick Zaki, presentata dalle opposizioni. «Vi sono oltre 2.000 italiani rinchiusi nelle carceri estere, ma non vedo lo stesso pathos da parte della sinistra del prodigarsi per la loro liberazione» ha annotato Pan. A giro di mail, la replica del portavoce dell'opposizione in Consiglio regionale, Arturo Lorenzoni: «Desidero unirmi all'appello rivolto al ministro Luigi Di Maio da parte degli onorevoli Nicola Pellicani e Piero Fassino e dal senatore Antonio De Poli a favore di un intervento del Governo per la liberazione dell'ingegner Marco Zennaro in Sudan». Direttamente al premier Mario Draghi, con una lettera, si è rivolto il capogruppo di Fratelli d'Italia in Consiglio regionale, Raffaele Speranzon: «Chiedo che il presidente del Consiglio si prenda carico personalmente della vicenda di Marco. È una situazione inaccettabile che mette a rischio la sicurezza e la vita di un nostro connazionale e conterraneo: portiamolo subito a casa».
La mobilitazione è arrivata fino a Bruxelles, dove l'europarlamentare veneto della Lega, Gianantonio Da Re, ha depositato un'interrogazione per richiedere l'intervento immediato dell'Unione Europea: «L'Alto Rappresentante per la politica estera dell'Ue non ritiene di doversi attivare immediatamente per la liberazione di Marco Zennaro, cittadino europeo, detenuto in un Paese extra-europeo? L'Unione Europea dovrebbe esprimersi rapidamente e chiaramente a condanna delle autorità sudanesi responsabili di una grave violazione dei diritti umani». (r. br.)
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