Auronzo teme gli scettici: volantini per convincerli

Venerdì 27 Novembre 2020
Auronzo teme gli scettici: volantini per convincerli
L'APPUNTAMENTO
AURONZO Pioggia di volantini ad Auronzo di Cadore per convincere i cittadini tra i 41 e i 65 anni a eseguire il tampone. Lo screening di massa, previsto per domenica in località Taiarezze, sarà fondamentale per arginare il contagio. Ma il funzionamento di questa misura eccezionale, chiesta dal sindaco a Usl 1 e Regione, dipenderà dal numero di persone che si presenteranno al drive-in. All'Anagrafe sono 1.250. La presenza di scettici (se non negazionisti) e di indecisi rischia però di mandare tutto all'aria. È a loro che si è rivolta ieri pomeriggio Tatiana Pais Becher: «Ricordatevi che l'alternativa allo screening di massa, cioè la dichiarazione di una micro zona rossa, avrebbe conseguenze devastanti anche dal punto di vista economico perché ci troviamo all'inizio della stagione invernale».
IL TG
È stato il servizio del Tgr Veneto, andato in onda ieri a dare il polso della situazione ad Auronzo. E a mostrare come molte persone siano ancora scettiche riguardo all'utilità dello screening. «Sono fuori età e lei non vuole farlo» ha spiegato un uomo, indicando la moglie. Perché? «Perché sto bene» ha risposto lei. Altri sembrano indecisi: «Non lo so ancora. Vedrò al momento» e «Vediamo come mi alzo». Tra i cittadini, per lo meno quelli intervistati, c'è un misto di inconsapevolezza e titubanza. «No, io lascerò che vada qualcuno che ha più bisogno di me» ha risposto una signora. Quando il giornalista incalza che l'obiettivo è di individuare gli asintomatici, l'intervista taglia corto: «Va beh. Allora non vado lo stesso». Parole che non sono sfuggite al sindaco Pais Becher che ha deciso di intervenire subito con un video messaggio ai suoi cittadini. «Vorrei sottolineare ha spiegato ieri pomeriggio che più alta sarà la partecipazione e più attendibile sarà la fotografia della nostra comunità in questo momento al fine di scovare i positivi asintomatici e interrompere quante più catene di contagio possibili. È un'opportunità davvero importante». I tamponi saranno eseguiti domenica, in località Taiarezze, dalle 9.30 del mattino. Tre corsie per le auto e tre squadre di medici e infermieri che accoglieranno i cittadini di età compresa tra i 41 e i 65 anni.
L'ALLARME
«Non vorrei sentire commenti del tipo Non serve a nulla o Io non vado ha continuato il primo cittadino di Auronzo Non possiamo banalizzare. Ne vediamo le conseguenze sulla pelle dei nostri cittadini che si sono ammalati ma anche sugli anziani della nostra casa di riposo che ha avuto ben 80 contagi tra dipendenti e ospiti». Per avere un'idea dei benefici che possono provenire da uno screening di massa, è sufficiente guardare l'esempio dell'Alto Adige. Dopo un picco di positivi la curva dei contagi è calata velocemente tanto che ora i numeri sono più bassi che nel Bellunese. Secondo la tabella stilata da Il sole 24 ore, che mette in rapporto i nuovi positivi col numero di cittadini, Bolzano stacca un 77. Due giorni fa era a 94. Mentre Belluno, ieri, era a 86 (terza posizione in Italia a pari merito con Cuneo). «Abbiamo il dovere di proteggere i genitori e i nonni e dare un futuro sereno a figli e nipoti - ha sottolineato il sindaco - Al tempo stesso dobbiamo proteggere turisti che sono soliti trascorrere qui le loro vacanze natalizie. L'amministrazione comunale è la prima a non volere un nuovo lockdown o l'adozione di misure più restrittive però la situazione è davvero preoccupante perché abbiamo raggiunto il picco di contagi di 244 persone su 3.300». Da qui l'ultimo appello di Tatiana Pais Becher: «Venite. È un gesto di responsabilità del singolo e della comunità. Ognuno di noi è l'anello di una catena. Sarà importante essere presenti domenica». DP
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