AGORDO
Tragedia sfiorata ad Agordo. Ieri mattina, verso le 10, un masso di enormi

Domenica 3 Febbraio 2019
AGORDO Tragedia sfiorata ad Agordo. Ieri mattina, verso le 10, un masso di enormi
AGORDO
Tragedia sfiorata ad Agordo. Ieri mattina, verso le 10, un masso di enormi dimensioni è precipitato a valle in località Bries, dal soprastante monte Framont: dopo aver centrato un fuoristrada, ha finito la sua corsa proprio al centro della strada regionale Agordina. Fortunatamente, nel suo tragitto, non ha incontrato delle persone, sfiorando appena un paio di abitazioni, altrimenti il bilancio sarebbe stato decisamente peggiore dell'auto distrutta, e della ventina di persone costrette ad evacuare. Residenti che nel pomeriggio, in municipio, hanno deciso di firmare una liberatoria e sono rientrati nelle loro abitazioni.
I FATTI
«Erano all'incirca le 10, minuto più minuto meno, e stavo spalando neve sul piazzale di casa - racconta Pietro Da Ronch - Ad un certo punto ho sentito un gran botto. Vivo a mezzo chilometro di distanza in linea d'aria da dove è successo il fatto ma è come se fossi stato là vicino». La paura non è mancata in quegli attimi seguiti ben presto dall'arrivo dei vigili del fuoco chiamati prontamente dai residenti che, inconsapevolmente, si sono visti l'enorme pietra al centro della 203. Immediato anche il sopraggiungere del sindaco Sisto Da Roit. «A posteriori - ha commentato a caldo - possiamo dire di essere stati fortunati a non dover far conti peggiori... Ad ogni modo, volendo porre la sicurezza delle persone in primo piano, ho ritenuto opportuno firmare un'ordinanza di evacuazione nei confronti della ventina di residenti nelle sei case poste nell'area interessata. La situazione idrogeologica, nel frattempo, sarà senz'altro controllata e monitorata». E infatti a stretto giro di posta è giunto a Bries Nicolò Doglioni, geologo della Provincia di Belluno, incaricato di effettuare un sopralluogo per rilevare danni e pericoli. «Il geologo - spiega il sindaco - ci ha detto che la situazione non è né peggiore né migliore di sempre. L'episodio pare isolato: si tratterebbe di un unico masso staccatosi dalla parete che non evidenzierebbe altri potenziali fenomeni simili. Ma prima di ritirare l'ordinanza, sentiti anche i rappresentanti dei carabinieri e dei vigili del fuoco, desidero attendere la convalida dell'istruttoria ufficiale che dovrebbe arrivare al protocollo del Comune lunedì mattina (domani ndr)».
L'EVACUAZIONE
Sono sei le abitazioni posizionate sotto la cima da cui è rotolato il masso. In esse ci abitano oltre una ventina di persone. Tra queste una donna che spiega però come tutti i residenti nel pomeriggio si siano recati in municipio per firmare la liberatoria che ha consentito loro di far ritorno a casa: chi a prendersi degli effetti personali per essere ospitato poi da parenti e amici e chi, la maggior parte, per riprendere la propria vita come sempre. «E' da tanti anni che chi vive qua periodicamente segnala la difficile situazione in cui si trova la montagna che ci sta alle spalle - racconta la donna - ma, a quanto pare, siamo inascoltati. Certo quanto accaduto oggi ci ha scosso molto e, volendo vederci un lato positivo, spero che l'episodio smuova chi di dovere inducendolo a intervenire con seri e ingenti provvedimenti di messa in sicurezza, tanto più dopo l'alluvione dello scorso autunno che ha ferito profondamente il Framont». L'auto distrutta, un fuori strada Suzuki, è di proprietà di Fulvio Tormen, dipendente Luxottica. «Per fortuna - ha confidato ai vicini - che in quel momento non mi stavo muovendo con la mia nipotina». Già pesantemente colpita a ottobre dall'acqua entrata nel locale caldaia che l'ha mandata fuori uso, la famiglia Tormen ora si ritrova senza mezzo per spostarsi e anche con danni alla vasca biologica che pare sia stata colpita dal masso prima che centrasse il veicolo. Nel frattempo resta chiusa anche la Sr 203 Agordina, con traffico da e per l'Alto Agordino deviato sulla tangenziale, mentre il masso è stato spostato sul ciglio della strada.
LE PROSPETTIVE
«Nel bilancio di previsione 2019 - spiega il sindaco Da Roit - destineremo una parte dell'avanzo di amministrazione proprio alla progettazione di opere di bonifica e di rinforzo dell'area del Framont. Mentre per la Val di Frela tra gli interventi in calendario vi è quello di allargare il passaggio sotto il ponte che attualmente, limitato com''è, rischia spesso di far esondare le acque che vi scorrono sotto».
Raffaella Gabrieli
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