«Viale Marconi, il nostro boulevard»

Domenica 18 Aprile 2021
SCOMMESSA VIARIA
PORDENONE «All'imbrunire, sembra di trovarsi sul boulevard di una grande e bella città europea. A me piace tantissimo»: così il sindaco Alessandro Ciriani ha descritto il nuovo viale Marconi, inaugurato ieri assieme alla vicina piazza Duca d'Aosta, a tre nuove attività commerciali insediatesi lungo viale Marconi e alla mostra a cielo aperto di 120 pannelli posti sulle colonne che, attraverso le fotografie di Gino Argentin, raccontano la Pordenone del passato.
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Alla presenza di un pubblico piuttosto numeroso, il primo cittadino ha ringraziato residenti e attività commerciali per la pazienza e ha decisamente promosso l'opera: «Il mio giudizio è parziale, ma secondo me questo lavoro è venuto bene: la nuova viabilità collega direttamente il viale al centro e alle altre direzioni, i liquami non finiscono più nei nostri corsi d'acqua, le rogge sotterranee non erodono più le fondamenta degli edifici poiché sono state deviate. Lungo il viale ci sono nuove attività commerciali già insediate e di prossimo insediamento, e i privati riqualificheranno il palazzo ex Cattolica assicurazioni abbandonato da anni». «Questo lavoro non è fine a se stesso ha aggiunto l'assessore all'Urbanistica Cristina Amirante -, ma è un tassello fondamentale per il recupero delle acque. Grazie a questi interventi, riusciremo a vedere nuovi tratti di roggia in città». Quanto al viale, con il doppio senso il traffico è più fluido, nonostante il passaggio da zona rossa a arancione. Ci vorrà tempo, ma intanto il primo test è positivo». «Ma noi non ci fermiamo - ha continuato il sindaco -: procediamo speditamente con l'iter per il nuovo parcheggio sotterraneo di piazza del Popolo per creare un polmone per la sosta a servizio anche di viale Marconi. Fra qualche mese, inoltre, sarà completata, da parte di Hydrogea, la ristrutturazione degli ex Magazzini del lavoratore». Alle due estremità del viale ci sono le piazze del Popolo e Duca d'Aosta. Su quest'ultima sono stati eseguiti, come in viale Marconi, importanti lavori su fognature e acquedotto, oltre al ridisegno della rotatoria, visto che la forma precedente causava frequenti incidenti. La riqualificazione è passata anche attraverso la piantumazione di nuovi alberi. Inaugurata anche la mostra a cielo aperto con circa 120 foto storiche di Pordenone dell'archivio di Gino Argentin. I pannelli fotografici, resistenti alle intemperie, sono stati installati sulle colonne del viale: «Con una apposita giuria abbiamo selezionato queste foto su un archivio di circa 400 - ha spiegato il presidente dell'associazione Panorama Gianni Furlan -, per rappresentare la città dall'Ottocento fino al Duemila». «Questo bellisismo porticato è diventato una galleria storica - ha aggiunto Gino Argentin -: è una bellissima soddisfazione, che attendevo da tempo». La galleria fotografica beneficia della rinnovata illuminazione dei portici che permette di ammirare l'esposizione anche di sera e, in generale, migliora la visibilità dell'area.
LE MOSTRE
Pochi metri più in là, un'altra mostra, questa volta di Giorgio Altio, ospitata in uno dei locali al momento sfitti del viale e che fino al 26 aprile si potrà ammirare solamente attraverso la vetrina. Poi, dal 26 aprile, sarà visitabile per un mese. Lo stesso Altio ha presentato ieri il libro All'ombra del fante, dedicato ai frequentatori dell'omonimo bar di viale Marconi: Venticinque anni fa - ricorda - avevo realizzato una prima edizione assieme a Maurizio Lucchetta e ad altri amici frequentatori del locale. Ora, con la nuova gestione di Gigi Garlatti, una nuova edizione per raccontare i nuovi clienti».
Lara Zani
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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