MEGA TRUFFA
PORDENONE Anche per il processo bis della Venice Investment Group le citazioni si fanno con un pubblico proclama. Come era accaduto in occasione dell'udienza preliminare, con il decreto di fissazione udienza pubblicato sul sito internet del Tribunale di Pordenone, anche per il decreto che dispone il giudizio di 13 imputati e tre società si è fatto ricorso alla tecnologia. Il provvedimento con cui il gup Eugenio Pergola fissa l'udienza dell'8 ottobre, ore 9, davanti al Tribunale in composizione collegiale (sarà presieduto dal giudice Alberto Rossi), è nuovamente on-line. Sia sul portale del Tribunale di Pordenone sia nel siti internet del ministero della Giustizia. Con l'avvertimento a imputati e società che se non compariranno saranno giudicati ugualmente. Con questo sistema il giudice ha inteso garantire la celebrazione del processo evitando che eventuali notifiche non andate a segno blocchino il procedimento costringendo il Tribunale a rinviare continuamente le udienze. Il proclama, infatti, eviterà alla cancelleria di impazzire con centinaia di notifiche che riguardano anche le parti offese. Oltre un migliaio sono le vittime che hanno presentato denuncia e che si sono costituite parte civile. Molte di più sono quelle che non hanno intenso procedere nei confronti di Fabio Gaiatto. A giudizio sono andati la slovena Marija Rade (65 anni), Massimiliano Vignaduzzo (42) di San Michele al Tagliamento, Claudia Trevisan (47) di Fossalta di Portogruaro, Giulio Benvenuti (33) di Vicenza, Marco Zussino (52) di Basiliano, Luca Gasparotto (49) di Cordovado, Andrea Zaggia (32) di Saccolongo, Daniele Saccon (45) di Mareno di Piave, Massimo Osso (46) di Palmanova, Flavio Nicodemo (49) di Teglio Veneto, Massimiliano Franzin (46) di Oderzo, Moreno Vallerin (43) du Due Carrare, Missimo Minighin (42) di Fossalta e le società Studo Holding doo, Venice Investment Group doo e Venice Investment Group doo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA PORDENONE Anche per il processo bis della Venice Investment Group le citazioni si fanno con un pubblico proclama. Come era accaduto in occasione dell'udienza preliminare, con il decreto di fissazione udienza pubblicato sul sito internet del Tribunale di Pordenone, anche per il decreto che dispone il giudizio di 13 imputati e tre società si è fatto ricorso alla tecnologia. Il provvedimento con cui il gup Eugenio Pergola fissa l'udienza dell'8 ottobre, ore 9, davanti al Tribunale in composizione collegiale (sarà presieduto dal giudice Alberto Rossi), è nuovamente on-line. Sia sul portale del Tribunale di Pordenone sia nel siti internet del ministero della Giustizia. Con l'avvertimento a imputati e società che se non compariranno saranno giudicati ugualmente. Con questo sistema il giudice ha inteso garantire la celebrazione del processo evitando che eventuali notifiche non andate a segno blocchino il procedimento costringendo il Tribunale a rinviare continuamente le udienze. Il proclama, infatti, eviterà alla cancelleria di impazzire con centinaia di notifiche che riguardano anche le parti offese. Oltre un migliaio sono le vittime che hanno presentato denuncia e che si sono costituite parte civile. Molte di più sono quelle che non hanno intenso procedere nei confronti di Fabio Gaiatto. A giudizio sono andati la slovena Marija Rade (65 anni), Massimiliano Vignaduzzo (42) di San Michele al Tagliamento, Claudia Trevisan (47) di Fossalta di Portogruaro, Giulio Benvenuti (33) di Vicenza, Marco Zussino (52) di Basiliano, Luca Gasparotto (49) di Cordovado, Andrea Zaggia (32) di Saccolongo, Daniele Saccon (45) di Mareno di Piave, Massimo Osso (46) di Palmanova, Flavio Nicodemo (49) di Teglio Veneto, Massimiliano Franzin (46) di Oderzo, Moreno Vallerin (43) du Due Carrare, Missimo Minighin (42) di Fossalta e le società Studo Holding doo, Venice Investment Group doo e Venice Investment Group doo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
