Lezioni on line, tremila studenti al palo

Mercoledì 5 Agosto 2020
Lezioni on line, tremila studenti al palo
L CASO
PORDENONE Si fa presto a dire lezioni on line. Ma per migliaia di studenti è un percorso ad ostacoli, fra la rete che non tiene e il collegamento che fa cilecca. Lo dice con chiarezza l'indagine dell'ateneo di Udine che ha voluto, responsabilmente, sondare gli umori dei suoi iscritti sull'effetto che fa la didattica on line nell'era del coronavirus e su come, soprattutto, potrebbe migliorare. Risultato? Su 13.512 studenti che hanno risposto, 4.847 hanno avuto difficoltà (il 36%). E di questi 3.479 abitano in Fvg. Se l'Università, guidata dal rettore Roberto Pinton, ha già deciso di correre ai ripari garantendo agli studenti tremila schede Sim con 100 Giga al mese e mille bonus per attrezzature informatiche, il problema - è evidente - è di ordine più generale. Perché dove annaspano in rete gli universitari, rischiano il naufragio (virtuale) anche le imprese e le famiglie. E la ricerca dell'ateneo mette in riga i punti fragili del nostro territorio. Che, sorpresa, non si trovano solo nelle aree considerate più depresse.
I CAPOLUOGHI
È proprio il capoluogo regionale ad indossare la maglia nera. Su 373 studenti dell'ateneo friulano che vivono a Trieste, 114 hanno avuto difficoltà di connessione (31%). Segue Gorizia con il 30% (80 su 263). Ma anche a Udine, pur tanto cablata, 368 sui 1.338 studenti residenti (il 28%) hanno avuto problemi. Pure Pordenone non sta messa benissimo, visto che un quarto dei ragazzi residenti ha avuto noie con il web (25%, 80 su 319). Se si guarda alle ex province, invece, oltre duemila ragazzi hanno avuto problemi nel territorio udinese (2.323 su 6.288 iscritti, il 37%). Segue il Pordenonese, con 742 universitari su 2.238 (il 33%). Stessa percentuale nell'Isontino (con 285 ragazzi su 863). Più limitati (per ovvi motivi) i numeri di Trieste, che conta 434 studenti che hanno risposto: di questi 129 hanno avuto difficoltà (30%).
PORDENONE
Nel Pordenonese, fra i comuni più sfortunati (tolto l'apice, Cimolais, dove l'unico iscritto che ha risposto ha avuto problemi) con internet troviamo Pravisdomini (67%,), San Martino al Tagliamento (62%), Clauzetto e Vito d'Asio (60%), Pinzano (57%), Cavasso Nuovo (54%), Meduno (53%), San Quirino (53%). Seguono San Quirino (50%), Morsano (47%), Fontanafredda e Caneva, dove il 46 per cento ha incontrato dei problemi con la connessione. Se a Budoia le noie con la rete sono state registrate dal 45% degli iscritti che hanno risposto, a San Giorgio della Richinvelda e a Pasiano di Pordenone hanno riguardato il 44%. In generale, cinque comuni si piazzano fra il 60% ) di Vito d'Asio) e il 100% di difficoltà (di Cimolais), 14 paesi fra il 40% (di Travesio) e il 57% (di Pinzano) e altri tredici fra il 30% (di Sacile, con 36 su 121 ragazzi) e il 38% (di Vivaro). Fra i comuni più popolosi non va molto meglio visto che un terzo ha avuto difficoltà: Fiume Veneto è al 36%, Brugnera al 35%, Porcia al 34%, Cordenons al 33%, San Vito al 32% come Spilimbergo. Fanno meglio (si fa per dire) Maniago (28%) e Azzano Decimo (26%) con Pordenone (25%). A fondo classifica, fra i paesi dove le difficoltà sono state inferiori troviamo Tramonti di Sopra, Frisanco, Claut, Barcis, Arzene e Prata, ma hanno numeri piccoli. Fra gli studenti interpellati, ci sono ragazzi di altre regioni che hanno avuto performance anche peggiori. Fra i territori da cui provengono più iscritti, fanno peggio delle province friulane Belluno (41% di difficoltà), Treviso e Trento (39%), Venezia e Padova (38%). In generale, seppur con numeri più piccoli, si sono toccate punte del 71% (nel Bergamasco) di difficoltà di connessione, del 75% (Cuneo e Macerata), dell'80% (Fermo e Rimini).
UDINE
Vivere in montagna o vicino al mare non aiuta. Tolti i casi limite (tipo Teor, dove l'unico studente che ha risposto ha anche avuto problemi di rete), nella top-ten delle peggiori performance troviamo Marano Lagunare (il 92% ha avuto difficoltà, ossia 11 studenti su 12), Treppo Ligosullo (5 ragazzi su 6, l'83%), Lauco e Montenars (75%), e poi Bordano, Sappada, Treppo Carnico (problemi per il 67% degli iscritti), Sedegliano (26 ragazzi su 40, il 65%) e Sutrio (62%). E pure a Mortegliano hanno avuto noie 34 universitari su 56 (62%). Si tratta di numeri piccoli, certo. Ma colpisce che anche i comuni più popolosi non abbiano una rete degna di questo nome. A Palmanova ha avuto problemi il 44% (16 su 36), a Tarcento il 38% (45 su 117), a Tavagnacco il 37% (85 su 230), a Latisana il 36% (29 su 81). Il 35% in difficoltà a Campoformido (49 su 140), il 34% a Cividale, a Cervignano e a Pasian di Prato. Il 33% a Codroipo, Reana del Rojale e Tolmezzo, il 32% a San Giorgio di Nogaro, tanto per citare solo qualche comune più grosso. Se a Udine più di un quarto ha avuto problemi, anche a Gemona la percentuale di difficoltà si attesta sul 28% (43 su 151), mentre San Daniele ha il 27% di noie (26 su 98). A farsi due conti, ben trenta comuni hanno avuto percentuali di difficoltà fra il 50 e il 59%, quindici fra il 60 e il 100%. Nella fascia media, diciamo, 35 paesi, con problemi di connessione dichiarati dal 40 al 50% dei ragazzi. Fra i comuni con meno problemi di connessione (ma si deve anche ai numeri piccoli di iscritti censiti) Visco, Tapogliano, Resiutta, Forni Avoltri, Campolongo al Torre (0%), seguiti da Camino e Stregna (14%). Meglio di Udine fanno Precenicco (20%), Buia (23%), Forni di Sotto e Buttrio (25%), Torviscosa (26%) e San Daniele (27%).
Camilla De Mori
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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