Diplomatosi nel luglio scorso al Majorana, Furio Reini, si è piazzato al primo posto del concorso di scrittura creativa "Scendincampo - Raccontare di sport", guadagnando i 1500 euro in palio. I premi sono stati consegnati ieri mattina, a Casa Zanussi, alla presenza del presidente di giuria, il giornalista Gianni Mura.
Il racconto di Furio, molto toccante, ha come protagonista un cecchino, incaricato di uccidere dei prigionieri stipati all'interno di un campo di calcio, una storia che potrebbe benissimo essere ambientata a Srebrenica, durante la guerra fra Serbi e Bosniaci, emerge l'inquietudine e il tormento umano del soldato, che non vuole obbedire agli ordini e cerca di salvarne almeno alcuni.
Dopo il Leomajor conquista il secondo posto di Scendincampo, Giacomo De Martini dell'istituto Volta di Milano a cui è stata consegnata la cifra di mille euro, terzo posto alla laziale Laura Ribaudo dell'Alighieri di Anagni, che se ne torna nella capitale con 500 euro, donati anch'essi dalla famiglia Lutman. Una menzione speciale è andata a Sara Bresciani, del Galilei di Trento, e Anna Pantaleoni, del Da Vinci di Crema. La cerimonia è stata allietata dalla voce e tastiera di Clara Padovese.
La dirigente del LeoMajor, Teresa Tassan Viol, ha espresso parole di stima nei confronti della famiglia Lutman, «che - ha detto - in ricordo del figlio Paolo, investe sul talento dei giovani e ha la capacità di vedere il mondo con ottimismo. La nostra scuola ha stretto con questa straordinaria famiglia un profondo rapporto di amicizia». «Ragazzi che hanno davvero tanto da dire e da dimostrare - ha affermato Gianni Mura - e per questo mi sento lusingato di partecipare a Scendincampo, in particolare, a un'edizione tanto proficua come quella di quest'anno, che ha visto un'impennata di partecipazioni, da ben 13 regioni d'Italia, isole comprese, con ben 220 studenti candidati».
© riproduzione riservata
Il racconto di Furio, molto toccante, ha come protagonista un cecchino, incaricato di uccidere dei prigionieri stipati all'interno di un campo di calcio, una storia che potrebbe benissimo essere ambientata a Srebrenica, durante la guerra fra Serbi e Bosniaci, emerge l'inquietudine e il tormento umano del soldato, che non vuole obbedire agli ordini e cerca di salvarne almeno alcuni.
Dopo il Leomajor conquista il secondo posto di Scendincampo, Giacomo De Martini dell'istituto Volta di Milano a cui è stata consegnata la cifra di mille euro, terzo posto alla laziale Laura Ribaudo dell'Alighieri di Anagni, che se ne torna nella capitale con 500 euro, donati anch'essi dalla famiglia Lutman. Una menzione speciale è andata a Sara Bresciani, del Galilei di Trento, e Anna Pantaleoni, del Da Vinci di Crema. La cerimonia è stata allietata dalla voce e tastiera di Clara Padovese.
La dirigente del LeoMajor, Teresa Tassan Viol, ha espresso parole di stima nei confronti della famiglia Lutman, «che - ha detto - in ricordo del figlio Paolo, investe sul talento dei giovani e ha la capacità di vedere il mondo con ottimismo. La nostra scuola ha stretto con questa straordinaria famiglia un profondo rapporto di amicizia». «Ragazzi che hanno davvero tanto da dire e da dimostrare - ha affermato Gianni Mura - e per questo mi sento lusingato di partecipare a Scendincampo, in particolare, a un'edizione tanto proficua come quella di quest'anno, che ha visto un'impennata di partecipazioni, da ben 13 regioni d'Italia, isole comprese, con ben 220 studenti candidati».
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