CIMOLAIS
Sette milioni di euro d'investimento per una produzione che sfiora i

Mercoledì 1 Luglio 2020
CIMOLAIS
Sette milioni di euro d'investimento per una produzione che sfiora i 100 milioni di bottiglie l'anno e ora guarda al mercato green del vetro a rendere: venerdì pomeriggio sarà il governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, a inaugurare la nuova linea dell'acqua minerale Dolomia nella zona produttiva di Pinedo, in Alta Valcellina. In queste ore nello stabilimento di Cimolais è entrato in funzione un impianto che consente di recuperare i contenitori vuoti per rimetterli nel circuito del porta a porta una volta sterilizzati e lavati. Un sistema che, come spiegato dall'amministratore delegato Gilberto Zaina, dovrebbe portare nel solo 2020 a un aumento delle vendite di circa 6 milioni di bottiglie. Il condizionale è ovviamente obbligatorio in tempi di Covid-19, con l'azienda che continua a conquistare fette di mercato internazionale ma, come tutti i competitor, subisce i contraccolpi delle esportazioni paralizzate a livello mondiale. La novità comporterà per la Valcellina e i dintorni pure un incremento del numero di dipendenti, oggi vicini a quota 40. Di qui la decisione di Fedriga di testimoniare la sua vicinanza a un territorio che stenta a ripartire.
QUALITÁ
«Per ora le nostre bottiglie a rendere sono distribuite principalmente in Triveneto ed Emilia Romagna ma anche a Roma, Milano e Firenze segnala Zaina -. Non è stato facile investire così tante risorse in una fase congiunturale delicata, che impone di navigare a vista. Ma il logo del Parco delle Dolomiti friulane da sempre rassicura la clientela sulla qualità. La certezza di disporre di un'acqua tra le più pure ed equilibrate ci ha convinti: dal 2008 portiamo il Made di Friuli sulle tavole dei 5 continenti e i primi segnali di ripresa dopo l'emergenza ci confortano». Tra i segreti del successo di Dolomia c'è la filtrazione dell'acqua, da cui ha origine la sua purezza. Lo scioglimento degli strati più profondi delle nevi perenni sul gruppo montuoso di Cima dei Preti, a 2450 metri, dà origine a un'acqua che, filtrando lentamente attraverso la roccia, va a formare incontaminata un antico ed enorme bacino idrogeologico sotto la montagna. Scorre continuamente all'interno di questo grande contenitore naturale, arricchendosi dei più preziosi minerali e di ossigeno, per sgorgare piena di vita a quota 833. «Nasce così Dolomia che viene imbottigliata, sempre corrente, così come sgorga dalla sorgente per dare intatto al consumatore tutto il suo valore. Sgorga a una temperatura di 7-8°C da una delle sorgenti più ricche d'acqua in Europa», conclude Zaina.
Lorenzo Padovan
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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