Ztl, negozianti e residenti infuriati: «Altri varchi? Il centro sarà deserto»

Venerdì 14 Agosto 2020
LE REAZIONI
PADOVA Era inevitabile, prima o poi sarebbe accaduto. Nel mirino di commercianti e residenti del centro è finito il neo-assessore alla Mobilità, Andrea Ragona, che ha annunciato l'arrivo a ottobre di 33 nuove telecamere per la ztl, oltre al fatto che nella zona Piazze e Duomo i varchi saranno accesi 24 ore su 24. Una decisione che scalda gli animi più di quanto stia facendo il sole di Ferragosto.
LE PREOCCUPAZIONI
«Sarò la prima a chiudere dice Anna Rampin del panificio Da Gaia in piazza dei Frutti È vergognoso che si pensi a blindare il centro in questo momento, con tutte le difficoltà che il Covid ci ha portato. È davvero questa la priorità?». La paura è che il centro si svuoti, con tutte le conseguenze che porta la mancanza di persone sulle strade in materia di sicurezza. «Diventeremo come piazza De Gasperi sbotta Massimo Barbieri del Goppion Caffè in piazza delle Erbe . Chiudendo tutto le strade saranno semi-deserte e sappiamo tutti che se mancano i cittadini arriva la delinquenza. Almeno mettano dei parcheggi, avete provato a parcheggiare vicino al centro? È tutto a pagamento ed è un incubo fare il giro. Di possibilità ce ne sono». Ecco il punto dolente: dove parcheggiare la macchina per raggiungere il centro. E qui scatta il nodo Prandina. «Dal punto di vista della salute sono d'accordo sul fatto di pedonalizzare tutto dice Lorenzo Michielan, titolare di Caberlotto in via Manin ma servono servizi. Allora che facciano un bel parcheggio grande con delle navette gratuite. Anche perché se una persona, per esempio, viene a fare la spesa da me e compra quattro bottiglie di vino poi le buste pesano e farsi chilometri per arrivare alla macchina può scoraggiare gli acquisti».
LA POLEMICA
Il luogo più grande alle porte della città è proprio la Prandina. Ma si è deciso cosa fare di quello spazio alla fine? «Con Agenda21 abbiamo perso un anno e mezzo, ho sentito addirittura dire a qualcuno che voleva metterci un maneggio ricorda Massimiliano Pellizzari, presidente dell'Associazione commercianti del centro . Ma il maneggio fallo ad Altichiero, non alle porte della città! Legambiente voleva blindare il centro, anzi, volevano che la ztl fosse ancora più ampia. E ricordiamoci da dove viene l'assessore Ragona, così capiamo quali possono essere le sue intenzioni. Come verremo in centro, con i cavalli? Già le attività commerciali soffrono la crisi post-pandemia, se blocchiamo l'afflusso potrebbe essere una strage. Diciamoci la verità, alla fine è tutta una battaglia ideologica. Ammetto che mi fa piacere che finalmente i colleghi di Ascom abbiano capito che avevamo ragione quando, in tempi non sospetti, dicevamo no ai varchi accesi 24 ore».
Chiudere le strade vuol dire deviare il traffico ma, fa notare il fiorista di piazza dei Frutti Roberto Di Felice, «non tutti i padovani conoscono bene le strade del centro. Ora che hanno chiuso via Dante io so che percorso fare per non impazzire perché spesso giro in bicicletta, ma non è così semplice per tutti. Vogliono fare una prova? Benissimo, è giusto testare prima di prendere una decisione definitiva ma non ha senso farlo in agosto. Quando i padovani rientreranno dalle ferie e troveranno tutto cambiato saranno disorientati».
LE RICHIESTE
Commercianti e residenti chiedono rassicurazioni soprattutto per poter continuare a spostarsi. «Ma io posso passare con la macchina? si chiede una signora che abita in piazza dei Signori Se posso passare che facciano quello che vogliono, tanto qui siamo sempre meno residenti». Non la prendono alla leggera, invece, i lavoratori. «Spero garantiranno delle fasce nelle quali potremo entrare per caricare e scaricare la merce dice Lucio Zulian, direttore del consorzio Sotto il Salone . Noi, come macelleria, dobbiamo utilizzare mezzi particolari, refrigerati, per trasportare la carne. Devo rispettare delle regole a livello sanitario. Mi auguro che ci interpellino prima di prendere decisioni definitive. Finora abbiamo sempre avuto un buon rapporto con l'amministrazione perciò spero che se ne potrà discutere anche con l'assessore Ragona». E c'è anche chi la prende sullo scherzo, per sdrammatizzare la situazione: «Verremo a lavorare con l'elicottero la butta lì Adriano Giacon del caffè Da Berto, Sotto il Salone . Che dobbiamo fare, spero che il Comune chiami il consorzio e spieghi cosa accadrà. Sennò chiuderemo baracca e burattini e così avranno il centro vuoto».
Unica voce fuori dal coro, la barista del Gancino in piazza Duomo, che non vede poi così in negativo la chiusura alle auto del centro. «Dobbiamo guardare al Nord Europa dove ti tassano se usi la macchina sostiene . Qui ci sono famiglie che rinunciano a venire perché hanno paura che i bambini si muovano e possano farsi male perché le auto passano proprio vicino al plateatico. Mi chiedo, ma devono parcheggiare proprio accanto al tavolo? Cosa costa mettere l'auto un po' più lontano e fare due passi? Magari perdi anche un paio di chili di quelli presi durante la quarantena».
Silvia Moranduzzo
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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