Truffa da oltre 600 mila euro, nove a giudizio

venerdì 26 febbraio 2021
SAN PIETRO IN GU
Tutti parenti tra di loro, avrebbero architettato una truffa ai danni del Feaga (fondo europeo agricolo di garanzia) per un ammontare complessivo di 687 mila euro tra il 2010 e il 2019. Ieri il Gup Maria Luisa Materia ha rinviato a giudizio il prossimo 16 novembre, per rispondere in concorso del reato di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, nove persone. Sono Giannino Baldisseri 55 anni di San Pietro in Gu, Elisa Carpanese 39 anni di Teolo, Nicola Dalla Costa 42 anni di Teolo, Antonella Bisol 51 anni di San Pietro in Gu, Alberto Baldisseri 50 anni di San Pietro in Gu, Fabio Garbin 49 anni di Isola Vicentina, Cinzia Guglielmi 49 anni Isola Vicentina, Cristina Bettinardi 50 anni di Pozzoleone (Vicenza) e Gianni Milan 59 anni di Villafranca. Secondo l'accusa, rappresentata dal pubblico ministero Maria D'Arpa, i due Baldisseri in qualità di imprenditori agricoli avrebbero creato un meccanismo fraudolento per ottenere contributi previsti dalla politica agricola comune (Pac). In sostanza, secondo quanto emerso dalle indagini condotte dai militari della Guardia di Finanza, a carico del Faega i due si sarebbero procurati gratuitamente i diritti all'aiuto necessari per accedere ai fondi. E, ancora per l'accusa, avrebbero costituito attraverso i prestanome Antonella Bisol moglie di Alberto, Carpanese, Garbin, Guglielmi e Bettinardi effimere aziende agricole. I questo modo i nuovi agricoltori hanno avuto diritto ad acquisire i diritti all'aiuto, soldi che poi avrebbero ceduto a titolo gratuito alle società agricole dei Baldisseri. L'operazione, ancora per l'accusa, sarebbe stata possibile grazie all'ausilio di Nicola Della Costa marito di Carpanese, e di Gianni Milan cognato del Garbin e della Guglielmi, entrambi soci del centro assistenza agricola Piazzola servizi Srl dove hanno curato tutte le pratiche per accedere ai fondi della comunità europea. In totale, sempre per la pubblica accusa, i due Baldisseri tra il 2010 e il 2019 avrebbero incassato di quasi 700 mila euro di contributi non dovuti. La prima somma, 144 mila euro sarebbe stata versata all'impresa agricola di Giannino Baldisseri. Poi 212 mila euro alla Nuova Albereria società riconducibile ai due. Quindi altri 142 mila euro e anche 189 mila euro alla società agricola Baldisseri Giannino e Alberto.
M.A.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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